Un percorso di riabilitazione a distanza, con macchinari all’avanguardia e la possibilità di assistere i pazienti anche da remoto. L’Asl di Salerno è la prima in Campania a dotarsi della Teleriabilitazione: questa mattina presso la sede di Via Vernieri l’inaugurazione del servizio, alla presenza – tra gli altri – del manager Gennaro Sosto e del presidente della Campania Vincenzo De Luca.
A margine dei lavori il governatore è tornato all’attacco sulla vicenda delle risorse: “Quella dei fondi nazionali è una storia antica ma è bene richiamarla ai nostri concittadini. La Regione Campania ancora oggi viene derubata nel riparto del fondo sanitario nazionale di 200 milioni di euro. Abbiamo quasi 60 euro pro capite in meno rispetto ai cittadini di altre regioni del Nord. Abbiamo 20mila medici in meno rispetto alla popolazione. Quello che facciamo in Campania è davvero un miracolo per le risorse e il personale che abbiamo”.
De Luca poi ha aggiunto: “Per il resto, siamo impegnati in iniziative che portano la sanità campana all’avanguardia. Ci sono ancora criticità, ma abbiamo problemi nazionali, mancanza di personale nei pronto soccorso, ma è un problema del governo. E problemi che riguardano gli investimenti nei quali noi siamo impegnati”, ha sottolineato.
Il discorso si è spostato poi sulle questioni legate alla sanità salernitana: “Qui a Salerno avremo a breve la consegna dei lavori per il nuovo ospedale Ruggi d’Aragona ma abbiamo già tutto un programma di investimenti che è in corso, da Sapri, a Roccadaspide, a Battipaglia, Pagani, Nocera Inferiore, Scafati. E’ uno sforzo gigantesco. Siamo impegnati a realizzare alcune decine di case e ospedali di comunità. Poi c’è la telemedicina che può essere una risorsa importante per curare a domicilio i nostri pazienti. Questo richiede l’acquisto di nuove tecnologie, formazione per il personale ma è una delle carte del futuro, poter assistere a domicilio soprattutto i pazienti più anziani”.
Infine, un passaggio sulle liste d’attesa: “Già oggi, nonostante la carenza di personale che abbiamo, siamo tra le prime tre regioni d’Italia per le liste di attesa. Abbiamo fatto un raffronto tra le liste di attesa del Cardarelli a Napoli e del Niguarda di Milano. Nel 70% dei casi, le liste sono più corte a Napoli che a Milano. E’ incredibile ma è così. La sfida è di diventare la prima regione d’Italia per le liste di attesa entro dicembre di quest’anno. Già per quanto riguarda le prestazioni classificate come urgenti e o da fare nei dieci giorni siamo in una situazione accettabile, non abbiamo grandi criticità. Il problema è sempre lo stesso: personale e risorse. Altrimenti, al di là della propaganda che fanno a livello nazionale, il problema diventa irrisolvibile”, ha concluso De Luca.