“È un’emozione indescrivibile quella che provo oggi nel comporre questo articolo.
Sei stato un piccolo e promettente allievo che ha mosso i primi passi sulla tastiera del pianoforte e nel mondo della musica. Ora, finalmente, è giunto il giorno tanto atteso: la laurea in Canto avvenuta lo scorso 25 luglio nella cornice della Sala Martucci del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.”
In piedi l’intera commissione, composta dai Maestri Pasquale Tizzani (Relatore), Stefania Rinaldi (Co-relatore), Livio De Luca, il vice-direttore Carlo Mormile e Domenico Sapio, si è complimentata con il giovane allievo che ha presentato una tesi su LA “DIRINDINA” OPERA DI DOMENICO SCARLATTI ED IL PERIODO BAROCCO. Uno straordinario traguardo accademico raggiunto con 110 e lode e mezione.
Un risultato di eccellenza che rende orgogliosi non solo la sua famiglia, ma l’intera comunità di Roccapiemonte.
Giuseppe è un ragazzo brillante nato con la passione per la musica, che ha trovato nel canto la sua massima espressione. Ha cominciato il suo percorso giovanissimo lasciandosi cullare da esperienze musicali sempre pertinenti: la partecipazione al Cantabimbo e nel coro del Comune di Roccapiemonte, come solista e corista del concorso internazionale canoro Con tutti i bambini del mondo a Nocera Superiore.
“In tutte queste occasioni sono stata al tuo fianco seguendo la tua primissima formazione musicale in qualità di direttrice di coro di voci bianche”.
Giuseppe è stata la voce solista dell’Inno della Rocchese prodotto nel 2017 in occasione dei cinquant’anni della squadra, sin da allora ha mostrato una dote fuori dal comune.
Non sono mancati momenti difficili che ha superato con coraggio e straordinaria resilienza.
“Ti sei fidato di me senza timore e senza pregiudizi seguendo anche i consigli più “scomodi”.”
Ricorda: “Un Maestro è un faro che guida il talento di un allievo brillante come te, caro Giuseppe, a non perdersi nei sentieri bui della vita.”
E’ riuscito, con perseveranza e determinazione, a superare tutti gli ostacoli con il supporto amorevole della sua famiglia.
Ha dedicato questo importante traguardo a nonna Filomena, che lo ha seguito fiera sognando per lui questo fatidico momento: “[…] I tuoi occhi fulgidi svelavano l’amore incondizionato che nutrivi per me. Grazie per tutto ciò che mi hai donato”.
La discussione ha preso il via con l’esecuzione de La Dirindina e l’esposizione della tesi evidenziando l’importanza della ricerca musicologica e della conoscenza delle diverse prassi esecutive per recuperare opere dimenticate, come questa di Scarlatti, censurata e per lungo tempo dimenticata e far conoscere al pubblico un patrimonio musicale spesso dimenticato.
D’altronde, il conservatorio di musica di Napoli, con il suo ricco museo storico musicale, rappresenta un tesoro di opere ancora da scoprire e valorizzare.
Un invito esteso ai giovani studiosi e alle istituzioni!
Di notevole importanza per Giuseppe è stata l’esperienza fatta l’anno precedente con la rappresentazione della stessa opera di Domenico Scarlatti presso le Officine San Carlo diretta da Ivano Caiazza con la regia di Sara Sole Notarbartolo, interpretando Don Carissimo.
Da menzionare la recente partecipazione nel ruolo di Benoît/Alcindoro nella Bohème di Giacomo Puccini diretta dal M° Alfonso Di Rosa e andata in scena nell’ incantevole scenario del Battistero paleocristiano di Nocera Superiore.
Ad attenderlo nuovi palcoscenici e nuove avventure musicali.
“Oggi sul podio vedo una stella brillare, quella stella sei tu!”