Vita normale, auto utilitaria, senza eccessi, a lavoro dalla mattina fino a sera tardi, dicono in paese. Solo porte e cancellate robuste che rendevano inaccessibile la sua casa, oltre a un moderno impianto di videosorveglianza.
Ma c’è dell’altro. Perché dietro quello che sembra una “semplice” evasione fiscale, potrebbe nascondersi ben altro. E proprio su questo stanno lavorando le Fiamme Gialle, che hanno allargato il campo delle indagini al settore della previdenza sociale. Il sospetto è che possa esserci un giro di mazzette connesso alle pratiche previdenziali di invalidità. Lecito ipotizzare che al dottor Santarpia possano essere contestati anche altri reati oltre quello di truffa aggravata ai danni dello Stato e ricettazione.
Un giro di mazzette legato al settore delle pensioni di invalidità. Potrebbe esserci questo dietro al maxi sequestro di otto milioni di euro in contanti effettuato dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata. All’interno della casa di Ferdinando Santarpia c’era un caveau, nascosto da un armadio. E dentro quella stanza segreta c’erano otto milioni di euro, in tagli piccoli e grandi, con annotazioni varie e rilegati con criterio.
E’ il tesoro (forse non l’unico) dello stimato medico in pensione residente a Santa Maria la Carità ma con studio professionale a Pompei. In tanti per strada tra ieri e oggi, ancora non si capacitano della scoperta fatta dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata. Gli uomini della Fiamme Gialle coordinati dal colonnello Gennaro Pino, avranno ora il compito di scovare eventuali altri tesori, magari nascosti nelle molteplici proprietà, specie in Penisola Sorrentina, di chi era agli occhi di tutti un insospettabile.
Ma c’è dell’altro. Perché dietro quello che sembra una “semplice” evasione fiscale, potrebbe nascondersi ben altro. E proprio su questo stanno lavorando le Fiamme Gialle, che hanno allargato il campo delle indagini al settore della previdenza sociale. Il sospetto è che possa esserci un giro di mazzette connesso alle pratiche previdenziali di invalidità. Lecito ipotizzare che al dottor Santarpia possano essere contestati anche altri reati oltre quello di truffa aggravata ai danni dello Stato e ricettazione.
Ipotesi questa, attualmente al vaglio degli inquirenti che ora hanno il compito di ricostruire la natura di quelle mazzette segnate con riferimenti nominali e altri dettagli che potrebbero portare a un terremoto negli ambienti sanitari e previdenziali.