La città di Pompei è candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Questo l’elenco dei Comuni che hanno risposto al bando ministeriale entro la scadenza dei termini del 3 luglio: Acerra, Aiello Calabro, Alberobello, Aliano, Brindisi, Caiazzo, Fiesole, Gallipoli, La Spezia Loreto Aprutino, Massa, Mazzarino, Morano Calabro, Pompei, Pordenone, Reggio Calabria, Santa Maria Capua Vetere, Sant’Andrea di Conza, Savona, Taverna.
Ci auguriamo da vicini di casa che la candidatura di Pompei sia vincente (i requisiti sembrano esserci tutti pur rispettando la concorrenza). E allora toccherà anche alle due Nocera svegliarsi, entrando sinergicamente in azione per beneficiare di tutto quello che, in ogni senso, arriverà a Pompei. Ormai le due Nocera, con manifestazioni e dichiarazioni recenti: non ha senso entrare in contrapposizione con Pompei (vabbè il Porto, la storia antica ma lasciamo perdere vanti che non avrebbero peso oggi nello specifico) ma ha senso notevole entrare in collaborazione, appunto in sinergia. A Nocera Superiore c’è tantissimo, lo ripetiamo per l’ennesima volta: il Battistero di Santa Maria Maggiore, il Teatro Ellenistico, Pizzone, il Decumano. A Nocera Inferiore già molto, lo sottolineamo ancora una volta: il Parco Fienga, Sant’Andrea, la Caserma Tofano, San Giovanni in Palco. Nelle due Nocera, insomma, c’è un potenziale archeologico-turistico prossimo geograficamente a Pompei e quindi in grado di diventare tappa importante d’approdo per i tantissimi visitatori della città mariana, che aumenteranno a dismisura con la possibile vittoria della candidatura per il 2027. Sul binario ideale Pompei-Paestum, Nocera deve ritagliarsi una fermata di spessore, senza auto-beatificarsi ma operando con concretezza e sfruttando i canali giusti, quelli della buona e sana politica (immaginare visite alle nostre bellezze ma anche organizzare eventi di spessore). Però non perdiamoci in chiacchiere, ai nostri amministratori chiediamo ad esempio la stessa scelta di tempo, rapido, mostrata dalla sindaca della vicina Sant’Antonio Abate. I sindaci nostrani appoggino subito la candidatura di Pompei, lo chiediamo in primis a quelli delle due Nocera ma anche agli altri dell’Agro non distanti da Pompei. Un’occasione è un’occasione: sarebbe un peccato vanificarla.