“Tutto è nato da un’idea. Dai silos di Candela dei miei grandi amici e soci Giuseppe e Antonio Devitto. Le prime partite con pochi spettatori. Tutto sempre con estrema semplicità e felicità” – racconta Gennaro Casillo sul proprio profilo Facebook.
Abbiamo sempre avuto ben chiari i due obiettivi che ci eravamo posti: far divertire la gente di questa fantastica comunità candelese e vincere. La determinazione nostra, dei giocatori, del mister e dei dirigenti ci ha portato ieri al successo. Vincere non è mai facile, ma se ci credi è sempre possibile. Questo è il mio motto! Ringrazio i cittadini di Candela per avermi accolto nella loro comunità con grande amore. Ora testa bassa verso i nuovi obiettivi, sportivi e non! Forza ASD Heraclea Calcio” – conclude. In due anni l’Heraclea è passata dalla Prima Categoria a un’Eccellenza ambiziosa. Giocando in un posto confinante tra due regioni, appunto Candela, ha potuto optare per la Campania, lasciando perdere la Puglia. Il debutto in Eccellenza non era stato il massimo. Ecco subito il cambio in panchina, l’esperto battipagliese Carmine Turco al posto di Sergio Di Corcia. Diversi big, anche stranieri, in squadra: Yeboah, Guti, Compierchio, Ioio, Spinelli, Coulibaly, Quitadamo, Esposito, Pignataro. Domenica è arrivata la prima vittoria: 3-1 contro il Castel San Giorgio: doppietta di Compierchio e gol singolo di Ioio. La Serie D ? Per il figlio di don Pasquale sarebbe il massimo, un sogno inconfessato per adesso, un obiettivo vero magari col trascorrere delle giornate. Non è la Salernitana e non è il Foggia. E’ semplicemente l’Heraclea, una favola calcistica che stavolta non nasce a San Giuseppe Vesuviano ma a lume di Candela.