Meglio l’Angri nel primo tempo, leggermente meglio l’Ugento nella ripresa. Ma in definitiva, partita dalle raririssime emozioni, I pugliesi, padroni di casa, volevano la prima vittoria storica in D ma raramente hanno prodotto pericoli veri. L’Angri, dopo la sconfitta interna alla prima di campionato, ha cercato di reagire a livello psicologico e di modificare qualcosa a livello tattico, giocando per quasi un’ora con 4-2-4 che potrebbe diventare scelta del momento per creare qualcosa in più e sfruttare meglio le carattestiche degli elementi a disposizione di Scorzini.
L’Angri si rende pericoloso sfruttando i cambi di gioco. Tra i più attivi della squadra grigiorossa c’è Mariano Petricciuolo che in diverse circostanze ha messo in difficoltà la difesa dell’Ugento con le su sgroppate sulla fascia sinistra. Al 21’ Messina sfiora il gol del vantaggio con un tiro che è facile preda di Di Donato. Al 23’ è ancora Messina a mettere in apprensione la retroguardia salentina. Il numero 11 calcia verso la porta, ma la sua conclusione è smorzata da una deviazione e termina comoda tra i guantoni di Di Donato. Al 29’ l’Angri manca di poco l’1-0. Petricciuolo entra in area dalla sinistra, si accentra e calcia. Il destro del classe 2000 attraversa tutto lo specchio della porta e sfiora di poco il palo. Le squadre fanno rientro negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.
Nel secondo tempo è l’Ugento a prendere l’iniziativa. Al 50’ entra in campo Jimenez al posto di Linares. E’ proprio Jimenez al 52’ a mettere i brividi alla retroguardia doriana. Cross dalla sinistra che premia il taglio nel cuore dell’area proprio di Jimenez che non trova lo specchio. Al 54’ l’Angri si fa rivedere dalle parti di Di Donato. Messina scambia di testa con Kljajic. Il classe 2004 crossa in area pescando Tandara che si gira e calcia di sinistro, ma il pallone termina alto. L’Ugento alza il baricentro, gioca sulla trequarti dell’Angri, ma non è mai realmente pericoloso. All’80’ Vogiatzis prova dai 30 metri un tiro verso la porta. Il tiro termina oltre la traversa. Lo 0-0 non si smuove sino al triplice fischio. Ugento e Angri si dividono la posta in palio.