Una sparatoria si è verificata stamattina primo ottobre al mercato ittico di Salerno. Due persone sono morte: l’autore si è costituito. Il responsabile del duplice omicidio ha consegnato l’arma utilizzata presso la Stazione Carabinieri di Mercatello. Da quanto si apprende pare che l’autore del duplice omicidio sia gravemente malato. In passato avrebbe avuto degli screzi in quanto sarebbe stato accusato di aver sottratto una cassetta del pesce. Movente che oggi avrebbe generato la vendetta, culminata nel duplice omicidio.
Le vittime sono Carmine De Luca, 48enne di Salerno che lascia moglie e due figlie, e Rosario Montone, 58enne di Pozzuoli, anche lui con due figli. Per chi lo conosceva, Carmine, della pescheria La Paranza, era descritto come “un grande lavoratore, un padre dolcissimo, un grande tifoso della Salernitana”. Sul suo profilo, infatti, traspare la sua passione per la squadra granata che seguiva con entusiasmo. Si fa sempre più strada l’ipotesi di una lite scaturita da preesistenti e futili motivi lavorativi, alla base del duplice omicidio all’alba al mercato ittico di Salerno, quando il 72enne, Franco Iacovazzo ha colpito a morte due ex colleghi. A confermarlo, a margine di una conferenza in Procura, il procuratore della Repubblica, Giuseppe Borrelli: ” Era stato licenziato qualche anno fa e riteneva responsabili del suo licenziamento le due vittime dell’omicidio”. “Sono ancora in corso delle indagini sull’episodio – ha spiegato il procuratore – Quella che è stata l’indicazione rappresentata nell’immediatezza dal presunto autore dell’omicidio, nel momento in cui si è presentato ai carabinieri, riconduce le ragioni dell’omicidio a contrasti preesistenti, acuiti evidentemente da qualcosa che sarebbe accaduto nella mattinata. Non ci sono, allo stato, elementi che riconducono l’omicidio a fenomeni di criminalità organizzata. Era stato licenziato qualche anno fa e riteneva responsabili del suo licenziamento le due vittime dell’omicidio”.
Le vittime sono Carmine De Luca, 48enne di Salerno che lascia moglie e due figlie, e Rosario Montone, 58enne di Pozzuoli, anche lui con due figli. Per chi lo conosceva, Carmine era descritto come “un grande lavoratore, un padre dolcissimo, un grande tifoso della Salernitana”