Perquisizioni da parte della Guardia di Finanza su delega della Procura di Salerno sono in corso negli uffici del consigliere regionale della Campania Luca Cascone, eletto nella circoscrizione elettorale di Salerno per la lista De Luca Presidente. Secondo quanto si apprende, le fiamme gialle di Salerno starebbero conducendo attività istruttorie e acquisizioni di documenti per approfondimenti investigativi relativi a vicende collegate, ma distinte dall’inchiesta che nelle scorse settimane ha coinvolto il sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri. Analoghe acquisizioni, inerenti una attività investigativa pregressa, sarebbero in corso anche negli uffici della Provincia di Salerno, di cui Alfieri era presidente. Alfieri è stato sospeso sia dalla carica di sindaco che di presidente. In un post sui social, è intevenuto lo stesso Cascone: “Dopo le diverse “imprecise” anticipazioni giornalistiche siamo arrivati all’acquisizione di documenti. La migliore occasione non solo per spiegare nell’unica sede competente i miei comportamenti, ma anche per dimostrare il supporto fattivo spesso lontano dai riflettori. Fiducia assoluta che tutto ciò si chiarirà al più presto perché – nonostante ci sia chi specula su tutto – sono sereno, anzi serenissimo, io sono una persona perbene!
Totale fiducia nell’attività degli inquirenti e della magistratura. Il mio unico pensiero va alla mia famiglia cui -mio malgrado- creo preoccupazioni di cui si farebbe volentieri a meno.”
Il decreto di perquisizione e di ispezione della Procura di Salerno, eseguito oggi anche negli uffici del consigliere regionale della Campania Luca Cascone, riguarda sei indagati: oltre allo stesso Cascone: Andrea Campanile (27 anni), componente lo staff del sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri; Angelo Michele Lizio (67), direttore settore viabilità della provincia di Salerno; Nicola Aulisio (52), dirigente della società della Cogea Impresit; Federica Turi (38), responsabile dell’area manutenzione del comune di Capaccio e Giovanni Vito Bello (64), responsabile dell’area Lavori Pubblici del comune di Capaccio. Tutti sono indagati, a vario titolo, per turbata libertà degli incanti in concorso e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti della Procura e della Guardia di Finanza di Salerno sono quelli concernenti la realizzazione dell’opera viaria (superstrada) Fondovalle Calore, per oltre 32 milioni di euro, destinata a mettere in collegamento diversi centri urbani tra cui figura anche il comune di Capaccio-Paestum; per la realizzazione della strada denominata “Aversana” (per una somma iniziale di oltre 19 milioni di euro via via aumentata in maniera consistente) e per la realizzazione del cosiddetto “Sottopasso” a Ogliastro Cilento (Salerno). Secondo quanto si è appreso sarebbe un approfondimento d’indagine scaturito dall’inchiesta sugli appalti al comune di Capaccio-Paestum sfociata nelle scorse settimane in sei misure cautelari una delle quali a carico del sindaco di Capaccio e presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, dopo i fatti sospeso da entrambe le cariche.