Il fenomeno della violenza maschile, purtroppo, non accenna a diminuire e vede sempre più giovani come autori di atti prevaricatori. In questo contesto, il mantra “Not All Men” diventa un pericoloso alibi, una distrazione che svia l’attenzione dal vero problema: la radicata cultura della violenza e del possesso che permea la nostra società. Affermare che non tutti gli uomini sono violenti, sebbene vero, non affronta la questione più urgente: troppi uomini lo sono, e la tendenza è in aumento tra i più giovani.
La normalizzazione della violenza e del possesso è un problema che va affrontato alla radice. Giovani uomini che adottano la prevaricazione come modello di comportamento sono il frutto di una società che non ha insegnato loro il rispetto, il consenso e l’importanza di gestire la frustrazione derivante dal rifiuto. La cultura del “Not All Men” non fa altro che perpetuare l’invisibilità del problema, minimizzando le esperienze delle vittime e offrendo una facile scappatoia a chi dovrebbe invece assumersi la responsabilità di un cambiamento.
L’Importanza dell’Educazione Affettiva
Per arginare e, si spera, estirpare il fenomeno della violenza maschile, è imprescindibile un’educazione affettiva fin dalla giovane età. I ragazzi devono imparare il significato del consenso, capire che un “no” va rispettato e che il rifiuto non è una ferita all’ego, ma una parte naturale delle interazioni umane. Insegnare loro l’empatia e il rispetto reciproco è fondamentale per costruire una società in cui la violenza non sia più tollerata o giustificata.
Un’educazione affettiva efficace deve includere discussioni su:
Consenso: Spiegare chiaramente cosa significa, come viene espresso e rispettato, e perché è fondamentale in ogni tipo di relazione.
Gestione delle emozioni: Aiutare i giovani a riconoscere e gestire le loro emozioni, specialmente la frustrazione e la rabbia, in modo sano e non violento.
Ruoli di genere: Decostruire gli stereotipi di genere che vedono la mascolinità associata alla forza e alla prevaricazione, promuovendo invece un’idea di mascolinità basata su empatia, rispetto e collaborazione.
Relazioni sane: Insegnare come costruire relazioni basate su rispetto reciproco, comunicazione aperta e affetto sincero, senza dinamiche di potere o controllo.
Un Futuro di Rispetto e Uguaglianza
È essenziale smettere di vedere la violenza come una questione individuale e iniziare a riconoscerla come un problema strutturale che richiede un intervento collettivo. Il rifiuto del “Not All Men” deve essere un punto di partenza per un dialogo onesto e aperto su come educare i nostri giovani alla non violenza e al rispetto.
In conclusione, per prevenire la violenza e il possesso che affliggono la nostra società, dobbiamo impegnarci a promuovere un’educazione affettiva che insegni ai giovani il valore del consenso, la gestione delle emozioni e la costruzione di relazioni sane e rispettose. Solo così possiamo sperare di creare un futuro in cui la violenza non sia più la norma, ma un’eccezione assolutamente inaccettabile.
Dott.ssa Filomena Avagliano Sessuologa