Sfrontato e genuino, sognatore e canaglia, ostinato a vincere ma abituato a perdere, Vanni Cascione, l’allenatore di calcio più esonerato della storia, ha un unico comandamento: non mollare mai.
Lo sanno bene la moglie, stufa di stare sempre al secondo posto rispetto al pallone, e la figlia Chiara, forse l’unica in grado di tenergli testa.
Dopo un paio di stagioni da disoccupato – il suo telefono non squilla più come negli anni gloriosi dell’Atletico Minaccia – riceve un’offerta irrinunciabile: la Guardia Rovente Calcio, del presidente (anzi, del Grande Capo, come ama farsi chiamare) Guerino Rovente, ha deciso di puntare su di lui.
Cascione non ha dubbi: le sue competenze tattiche, unite ai soldi della società, saranno un binomio vincente. Così infila in fretta una valigia nella sua auto e si dirige verso un paesino della costa calabrese, poche anime diffidenti che in estate si triplicano per i villeggianti.
Ma, appena arriva a destinazione, scopre un dettaglio che, complice l’entusiasmo e la voglia di tornare in panchina, gli era sfuggito: la Guardia Rovente è una squadra di calcio femminile.
Sgomento e spiazzato, Cascione – che non ha mai pensato che le donne siano in grado di giocare a pallone – accetta comunque l’incarico. Inizierà una stagione calcistica bellissima e surreale, con le peripezie tragicomiche che coinvolgono mister Cascione ogni volta che scende in campo.
Un romanzo ironico e molto attuale, che smonta uno per uno gli stereotipi legati allo sport femminile, a partire dal calcio, diventato popolarissimo in Italia. Una commedia generazionale, nello stile di Marco Marsullo. La presentazione di ieri a Cava, a Palazzo di Città, ha divertito, giocando appunto sul filo dell’ironia e di un calcio che al contrario, almeno agli alti livelli, sembra diventato più serioso che serio. Vanni Cascione era già apparso nel suo romanzo d’esordio “Atletico Minaccia Football Club”, pubblicato nel 2013 e che ha portato alla notorietà Marsullo e la vita di Cascione, allenatore di provincia, il più esonerato al modo; un personaggio sfrontato genuino, cinico e sognatore. In questa nuova avventura, un Cascione in crisi dopo l’ennesimo esonero e i tumulti familiari dovuti alla sua ossessione verso il calcio, sarà ingaggiato da una squadra calabra di Calcio Femminile, la Guardia Rovente Calcio. C’è solo un piccolo problema: Cascione ha sempre pensato che le femmine non sanno giocare a pallone. Riuscirà a cambiare il suo rapporto coi pregiudizi e con le donne, e portare la squadra verso l’agognata promozione in Serie A?
“Regola quarantasei del Calcio secondo Cascione: non si smette di giocare a calcio perché si invecchia, si invecchia quando si smette di esultare dopo aver segnato un gol.”