Dopo la spaccatura praticamente ufficiale, Aliberti corre ai ripari. In piena crisi amministrativa in un delicato momento della città, pare sia passato all’azione. Nella sua nota ufficiale diceva – “Sia chiaro, non è un appello a spartizioni di cariche e alla gestione del potere per il potere ma un’apertura a tutte le forze civiche che, al di là delle appartenenze ideologiche, vogliono dare un contributo serio e vero sulle cose da fare per Scafati” – Detto, fatto! Il sindaco, stando a indiscrezioni, ha inviato (mezzo messaggio) un invito a “dialogare”, sostanzialmente a passare dall’altra parte, quella della maggioranza, a Corrado Scarlato suo rivale nell’ultima sfida elettorale, Michelangelo Ambrunzo e Pasquale Vitiello. Non solo, ci sarebbe anche il Polo Civico di Ignazio Tafuro e Nunzia Pisacane.
Venerdi sera ci sarà il consiglio comunale e l’obbiettivo è presentarsi con una maggioranza rimodellata dove, oltre ai 10 restanti, ci sarebbe l’appoggio degli entranti al momento all’opposizione. In termini di crisi, Aliberti potrebbe non rischiare nulla anche se si discuterà della “Variazione e Debiti di Bilancio”, il vero nodo resta il PUC. In queste ore Scarlato e company si riuniscono per decidere.
Intanto l’altra parte dell’opposizione resta ben salda sulle proprie idee. Santocchio specifica – “Le alleanze si fanno sui progetti elettorali e non sulla spartizione delle poltrone. Aliberti ne prenda atto, e piuttosto che aprire un mercato delle vacche con la minoranza che ha sempre aspramente attaccato, valuti l’opportunità delle dimissioni” – Grimaldi invece aveva così commentato sulla pazza idea delle dimissioni – “È sempre la stessa storia, è sempre la solita sceneggiata sulla pelle della città” – Mette le mani avanti Francesco Carotenuto (Scafati Arancione) sugli “inciuci” politici di questi giorni – “Ciò detto è importante per me rimarcare che fino all’ultimo secondo resterò dove l’elettorato mi ha collocato, perché se c’è una cosa che in tutti questi anni non ho mai barattato , è stata la mia dignità e la mia libertà, anche quando tutto sembrava sbagliato, ma non lo era per la mia coscienza, per le mie idee e per i miei valori che non sono mai stati in vendita e mai lo saranno” –