Care ragazze, cari ragazzi,
oggi siamo qui per riflettere su un tema che riguarda tutti noi: la violenza contro le donne. È un argomento delicato, ma non possiamo più permetterci di girarci dall’altra parte. Ogni giorno sentiamo storie che ci spezzano il cuore, e troppo spesso ci chiediamo: “Come è possibile che accada ancora?”.
La violenza può avere tante facce: fisica, psicologica, economica. Si manifesta nei gesti più piccoli e nei silenzi più grandi, e si insinua là dove mancano rispetto, comprensione e uguaglianza.
Ma parlare di violenza significa anche parlare di educazione. Significa insegnare, a partire da oggi, a riconoscere i segnali di un amore sano, a distinguere ciò che costruisce da ciò che distrugge. Significa comprendere che il possesso non è amore, che la gelosia non è una prova di affetto e che il controllo non è mai una forma di cura. Il fenomeno della violenza contro le donne continua a rappresentare una ferita aperta nella nostra società. Nei primi sei mesi del 2024, in Italia si sono registrati ben oltre 90 omicidi, di cui 49 vittime erano donne; di queste, 44 sono state uccise in contesti familiari o affettivi, e 24 per mano del partner o ex-partner. A questi numeri si affiancano altre forme di violenza: nel 2024, i casi di maltrattamenti contro familiari o conviventi sono aumentati del 5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 12.424 segnalazioni, mentre le violenze sessuali hanno visto un leggero calo ma restano comunque troppo frequenti, con 2.923 denunce registrate.
Tra le storie che hanno scosso il nostro Paese quest’anno, spicca quella di Giulia Cecchettin, la giovane donna brutalmente assassinata. Questa per noi tutti è una ferita che brucerà per tanto tempo, per la sua profondità ed efferatezza calcolata e agita. La sua vicenda, come quella di tante altre, non deve essere dimenticata. La memoria di Giulia ci sprona a continuare a lottare per un cambiamento culturale che metta fine a questa tragedia quotidiana. Ogni donna, nel suo percorso di vita, deve avere ben chiara la differenza tra sentimento e ossessione. Deve riconoscere il suo diritto ad amare avendo ben solida la conoscenza della costruzione di una coppia che è fatta di diritti, rispetto reciproco e nessun “Dov’eri?”. Sonia Bicchielli #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne #liceotasso #cislsalerno #cgilsalerno #uilsalerno