All’al di là della vicenda Villani, pur importante, l’ultima seduta consiliare ha confermato che la minoranza, pur dimostrandosi collaborativa su determinati argomenti, ha decisamente alzato il pressing nei confronti dell’amministrazione D’Acunzi, che si appresta a spegnere la candelina del sesto complemese dall’elezione. All’inizio della consiliatura in pochi pensavano che 5 persone proveniente da esperienze politiche diverse o debuttanti riuscissero a far squadra. Invece è accaduto con la tenacia di Carmine Amato, Enrico Bisogno, Annalisa Carleo, Giovanni Iannone e Maurizio Lamberti. Alcuni interventi di ieri lo dimostrano ancora una volta. Bisogno ha sottolineato le carenze del Dup, qualche cifra ballerina del bilancio in rapporto alle delibere prodotte, lo smembramento della Biblioteca Comunale (solo due stanze saranno destinate all’uso normale, un piano andrà alle Politiche Sociali e un altro all’Ufficio di Polizia Locale). Non ha esitato a definire albero di Carnevale l’allestimento che tutti possono notare in città e che la presunta economicità delle spese per luminarie ha penalizzato la qualità delle stesse e non ha previsto luci nelle periferie, argomento quest’ultimo ripreso con toni altissimi dalla Carleo, che ha difeso i commercianti delle zone penalizzate, ha sottolineato che va bene occuparsi dell’archeologia ma che l’attenzione maggiore va dedicata alle esigenze di ogni essere umano e animale. Amato ha parlato da consigliere ma anche da imprenditore: “Se questa è la Nocera Superiore che immagina l’amministrazione, siamo messi davvero male. In campagna elettorale avevano detto di voler portare la Movida in città, invece siamo alle prese con un cartellone natalizio ancora più indecente di quello estivo, con eventi poco attrattivi. Da imprenditore avrei fatto diversamente, cercando di proporre un Natale all’altezza di questa città, comparando l’investimento con i benefici che sarebbero arrivati, invece questo tipo di politica rende Nocera Superiore la periferia della periferia”.
Autore
