Nel 2024 quello relativo all’energia è stato un tema sempre più centrale e questo non solo per l’oscillazione dei costi[IT1] , ma anche e soprattutto per l’importanza che riveste nella transizione ecologica. Le scelte energetiche riflettono le priorità e i valori di ogni persona e il legame tra consumi e identità personale o sociale è sempre più stretto. L’obiettivo di quest’articolo sarà quello di analizzare nel dettaglio i comportamenti energetici degli italiani, mettendo in evidenza non solamente le differenze, ma anche le tendenze verso la sostenibilità e l’innovazione.
I comportamenti energetici degli italiani
Secondo quanto riportato da recenti studi, circa il 94,4% degli italiani spegne la luce nel momento in cui esce da una stanza, mentre il 93,8% utilizza lampadine a LED o a risparmio energetico. Non è un caso che ci sia un interesse sempre crescente nel confrontare le offerte luce e gas, come ad esempio quelle di VIVI energia o simili. Si tratta di un segnale di maggiore consapevolezza finanziaria. Infatti, il 79,9% degli italiani spegne i dispositivi nel momento in cui sono in standby, l’86,4% ottimizza l’utilizzo del condizionatore e del riscaldamento in inverno, così come l’83,2% e il 72,1% rispettivamente quello della lavastoviglie e del piano cottura. Spostandoci sul risparmio dell’acqua, il 47,7% utilizza l’acqua fredda per lavarsi, il 44,1% ha diminuito il numero di docce e il 25,2% ne fa meno adoperando l’acqua fredda. Più della metà degli italiani, circa il 57%, ha ammesso che tagliare i costi energetici non è stato affatto facile, ma nessuno di loro tornerebbe indietro se potesse. Tra coloro che hanno ridotto i consumi, infatti, solo una percentuale poco più alta del 20% tornerebbe alle vecchie abitudini. Inoltre, l’80,5% dei consumatori apprezza particolarmente tutte quelle soluzioni che permettono di tenere d’occhio i consumi di energia in casa. Per gran parte dei nostri connazionali, poco meno del 90%, consumare una quantità minore di energia è un comportamento responsabile e ideale. Analizzando lo studio in termini di età, di questo ne sono fermamente convinti l’81,5% dei giovani, l’85,7% degli adulti e il 92,3% degli anziani.
I trend più ampi legati ai consumi energetici
Tra il 2022 e il 2023, i prezzi dell’energia in Italia hanno registrato forti oscillazioni, con un netto aumento fino alla fine del 2022 e una successiva diminuzione nel 2023. Questo ha spinto gli italiani a modificare significativamente le proprie abitudini di consumo, adottando comportamenti più orientati al risparmio energetico. Nonostante il calo dei costi, il livello di risparmio è rimasto elevato, segno di abitudini ormai consolidate, come riferisce l’Analisi Trimestrale del Sistema Energetico Italiano di Enea. Secondo gli esperti, questi risparmi derivano principalmente dall’adozione di nuove tecnologie, investimenti nell’efficienza energetica e una maggiore attenzione agli sprechi.
Nel 2024, l’Italia ha segnato un’importante svolta: nei primi sei mesi, la produzione di energia da fonti rinnovabili è cresciuta del 27,3% rispetto all’anno precedente, superando per la prima volta quella da fonti fossili, scesa del 19%, come rilevato dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici. Questo risultato è stato trainato soprattutto dall’idroelettrico, seguito da fotovoltaico ed eolico.