
Salvare il salvabile è il tentativo in atto da parte del sindaco di Pagani De Prisco per evitare lo scioglimento e il commissariamento, visto che i numeri di maggioranza non esistono più. Il primo è dirsi pronto a collaborare arriva da Fratelli d’Italia, si chiama Vincenzo D’Amato (posizione non condivisa però dagli altri eletti del partito, che potrebbe quindi decidere per l’espulsione di D’Amato).
Ecco il lungo post di spiegazione di D’Amato:
Lo scrivente Vincenzo D’Amato, consigliere comunale di minoranza del comune di Pagani (SA), appartenente al gruppo consiliare ‘Fratelli d’Italia’, a seguito dell’uscita dalla maggioranza a sostegno del Sindaco Raffaele Maria De Prisco, dei consiglieri comunali del gruppo “Orizzonte Comune” sigg.ri Luna Ferraioli, Davide Nitto e Gaetano Stanzione, che segue l’uscita, sempre di due consiglieri comunali del gruppo “Civicamente”, avvenuta qualche mese fa, intende dichiarare quanto segue:
A oggi, tenuto conto che il Sindaco De Prisco non ha più una maggioranza che lo sostiene, sono sempre più pressanti le richieste di dimissioni e di indizione di nuove elezioni, per il rinnovo del Capo dell’amministrazione e del Consiglio Comunale.
Certo, occorre constatare che gli strappi che si sono verificati hanno compromesso la stabilità dell’amministrazione comunale di Pagani, ma l’attuale momento, benchè critico, richiede un approfondimento delle ragioni che li hanno comportati, per cui si fa appello alla responsabilità di tutti i componenti del Consiglio per la formazione di un governo di larghe intese che traghetti il Comune di Pagani verso la scadenza naturale del mandato.
Appare, infatti, opportuno chiedere alle forze politiche propositive di convergere su alcuni ben precisi punti programmatici di carattere strategico, mettendo da parte il proprio dissenso dalle scelte fin qui operate dal Sindaco De Prisco e lavorando per il bene comune, senza che ciò comporti una variazione di appartenenza politica da parte degli amministratori di buona volontà che decideranno di lavorare uniti, nell’interesse esclusivo della comunità amministrata.
Diversamente, si insedierebbe ancora una volta un Commissario che, come abbiamo già avuto la possibilità di constatare, non andrebbe a risolvere i problemi sostanziali della comunità amministrata, né a svolgere un’attività programmatoria degna di nota. La richieste dimissioni andrebbero a delegare a un organo proveniente dalla burocrazia le sorti della Città, sottraendo spazio alla politica e alle scelte che le competono per un tempo che nessuno può permettersi di perdere nel disbrigo dei soli affari correnti, senza garantire l’agognata svolta.
La stessa minoranza consiliare ha sempre mostrato, sia pure nel motivato dissenso rispetto alle scelte politiche in contrasto con il proprio programma elettorale, la disponibilità a supportare il Sindaco allorquando tali opzioni apparivano coerenti con il soddisfacimento delle esigenze dei cittadini, indipendentemente dai risultati delle urne.
Nella difficile fase che stiamo attraversando, appare pretestuoso e intempestivo ‘mandare a casa’ il Sindaco e non fornire un utile supporto alla soluzione delle problematiche sul tappeto, risanando la crisi fino alla scadenza del mandato elettorale, occorre ribadire, nel solo esclusivo interesse dei cittadini, che rimangono, in ogni caso, al di là delle intese politiche e dei meri numeri che garantiscono la permanenza della maggioranza, il nostro faro. La presente, per rappresentare, dunque, concretamente, la disponibilità dello scrivente a fare da collante tra le aspettative che provengono da più parti riguardo al futuro della Città, mettendo da parte ogni considerazione di carattere personale, onde evitare un’altra pericolosa stasi che non andrebbe a fornire soluzioni utili ai problemi del Comune di Pagani e che i malcapitati cittadini non potranno essere costretti a subire per l’ennesima volta, avendo già, a suo tempo, espresso una volontà diversa”. Cosa otterrebbe D’Amato: forse un assessorato. Ma per chi ? Per lui, con l’ingresso in consiglio comunale di Nello Palumbo. Potrebbe seguirlo a ruota il civico d’opposizione Vincenzo Violante, indicando un nuovo assessore che lo rappresenti in Giunta: si parla di Luana Giammetta. I conti della nuova maggioranza però non tornano ancora. Occorre un terzo sacrificio…