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Domenica sarà derby per le uniche due campane del girone I di serie D. Le due città, confinanti per questione di addirittura metri, Scafati e Pompei, si affronteranno per obbiettivi opposti. I mariani per la salvezza, invece i canarini hanno riacceso la fiammella della rincorsa al Siracusa capolista. Solo 300 tagliandi disponibili per i provenienti da Scafati, troppo poco per un esodo che si preannuncia di gran lunga maggiore. Pare ci sia stato anche un tentativo per invertire i settori, come spesso accade in certe occasioni eccezionali, ma la società Pompei non sarebbe stata favorevole. A questo punto si pone seriamente il problema ordine pubblico nel caso in cui, al di là della disponibilità dei biglietti, si presentino in massa tifosi della scafatese ai cancelli d’ingresso della struttura sportiva.
C’è il problema stadio, quello che attanaglia la società rossoblù che sta disputando le proprie gare interne allo Stadio Comunale Santa Maria La Carità. La nuova struttura di Pompei, Stadio Bellucci, inaugurata pochi anni fa, dopo innumerevoli problematiche strutturali e burocratiche, non ha l’omologazione per il campionato cadetto, dunque la società è stata costretta a trasferirsi nella vicina S. Maria La Carità.
Lo stadio della città che dista pochi chilometri sia da Pompei che Scafati, ha una capienza totale di oltre 1500 per la tribuna e di 400 per la curva posizionata verso sud e di recente inaugurata.
All’andata è finita 3 – 1 pe ri gialloblù con reti di Albadoro, Antonio Junior Vacca e Neglia, per gli ospiti andò a segno De Luca. L’ultima volta che si è giocato a Pompei, è stato nella campionato di eccellenza 97/98. Si giocò allo Stadio “Fossa Valle”, struttura che sarebbe dovuta diventare di riferimento non solo per la città, ma si parlava di un’opera avanguardista per l’intero territorio circostante, oggi è classificato come stadio fantasma. In quell’occasione la giornata fu caratterizzata da parecchi incidenti avvenuti prima, durante e dopo, sia tra le tifoserie con lancio di oggetti, ma specialmente con le forze dell’ordine, scontri perdurati anche alla stazione della Circumvesuviana. Negli anni non ci sono state più occasioni e non si registra una particolare rivalità, anzi, le nuove generazioni hanno mostrato tolleranza, testimoniata anche all’andata dove ci fu solo una bella festa di sport da ambo le parti.
Foto allegata by Giovanni Petrosino