
Poche riflessioni, oggi avrete letto o ascoltato fin troppe parole in materia. Non voglio andare controcorrente, anzi voglio farlo in nome della realtà delle cose, dello stato dell’arte.
Intanto , GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA e non festa della donna .
Ricorrenza di un evento luttuoso e non festino tra sole donne con spogliarellisti unti che ballano sui tavoli sulle note di “ tu con chi fai l’amore”.
E poi le mimose…lasciamole sugli alberi. Dopo un giorno in casa appassiscono ed emanano cattivo odore.
E ancora futilità, trasmissioni ad hoc, cortei , post posticci.
Le aziende se ne escono con frasi tipo: “le donne sono speciali” e durante i colloqui ti chiedono se hai intenzione di avere figli.
Mi chiedo se sia necessario un giorno per ricordare che le donne occupano un ruolo subalterno rispetto all’uomo; che, pur rivestendo lo stesso ruolo a lavoro percepiscono il 20 per cento in meno rispetto ai colleghi maschi; tutti i soprusi i comportamenti aggressivi o prevaricanti a cui sono sottoposte… è proprio necessario un giorno per sottolineare come i mass media utilizzano il corpo femminile anche per sponsorizzare l’olio d’oliva?
A chi mi obietta che l’8 marzo è importante per parlare, per manifestare e per far sentire il nostro dissenso, rispondo che i momenti di confronto e di incontro , le riflessioni sono importantissimi e da fare tutto l’anno non un solo giorno all’anno.
Non ha senso, a mio parere che il 9 marzo ci si ritrova come si era il 7 marzo perché c’è stato un 8 marzo di mezzo.
Festeggerò quando i diritti e le opportunità saranno la normalità.