
Una lunga lettera ai tifosi, anzi, alla città. L’ha scritta il patron Felice Romano che da un po’ di tempo a questa parte, la seconda parte di stagione, è sempre più presente. Dunque, partiamo dalla fine, lì dove l’imprenditore lancia il miglior segnale: quello della continuità del progetto e dell’ampio raggio di veduta, il che scaccia via i maligni pensieri che Romano sia soltanto di passaggio – “… il progetto sportivo della Scafatese ha conosciuto già quest’anno importanti step. Tra questi, l’apertura della nuova sede in centro città, da considerare a tutti gli effetti la casa di tutti gli sportivi scafatesi. E anche il nuovo bus ufficiale della Scafatese Calcio 1922, un mezzo “brandizzato” come quelli che tanti top club di respiro internazionale possono vantare in Italia. Un importante ritorno di immagine, ma soprattutto un’importante operazione di patrimonializzazione, che incrementa il valore del nostro club… stiamo rafforzando quotidianamente i rapporti con le istituzioni per poter apportare ulteriori migliorie al nostro stadio “Giovanni Vitiello”, a partire dalla riqualificazione del manto di gioco in erba sintetica che può rappresentare un importante fattore utile a valorizzare le qualità tecniche dei calciatori. Ma anche lavori strutturali, con una nuova Curva destinata alla parte più calda della nostra tifoseria” –
Poi c’è la questione dei risultati sportivi. La società in poco più di un mese ha dovuto allestire l’intera struttura società in tutte le sue componenti, e c’era tanto da ricostruire. Qualche errore tecnico è stato commesso? Si! Qualche eccesso di entusiasmo? Si! Colpevoli e colpiti? Tutti e nessuno, si vedrà… Ma alla fine cosa si vuole rimproverare a questa proprietà che, al momento, è dietro a Reggina e Siracusa, francamente per tutti gli aspetti di gran lunga superiore alla Scafatese, e molto probabilmente disputerà i play off. Ecco a tal proposito cosa dice il presidente – “È importante però sottolineare che anche una qualificazione ai play-off deve essere considerata come un ottimo risultato per la Scafatese nella stagione del suo ritorno in Serie D. In un girone che ha espresso grande agonismo e tantissima qualità, con tante piazze che vantano un grande passato anche nel calcio professionistico. E dunque, nonostante qualche errore commesso, potremo assolutamente valutare in modo più che positivo questa stagione sportiva che possiamo considerare un primo passo del nostro progetto calcistico” –
Cosa bolle in pentola per il futuro e dove intervenire – “La sconfitta complica molto il cammino verso l’obiettivo che ci siamo prefissati a inizio stagione, ma ciò non significa che molleremo. Mi aspetto infatti dalla squadra – staff tecnico e calciatori – che continui a mettere lo stesso impegno anche nelle ultime sette giornate di questo campionato, con grande professionalità e abnegazione. Un progetto calcistico in continuo divenire sotto tutti i punti di vista. Già da ora l’area tecnica, in stretta unità di intenti con la proprietà, ha avviato tutte le opportune valutazioni relative alle possibili conferme per l’organico della stagione 2025-2026. Una società di calcio moderna, sempre più assimilabile a un’azienda, non può prescindere da uno sguardo verso il futuro. E il futuro della Scafatese Calcio 1922 non può certo prescindere da un’adeguata riorganizzazione di tutte le componenti del settore giovanile, con adeguati investimenti anche strutturali e con la supervisione di un responsabile del vivaio gialloblù a partire dalla nuova annata” –
Chiudiamo con le parole di affetto ai tifosi e sostenitori – “Carissimi tifosi canarini, desidero ringraziarvi ancora una volta per il vostro sostegno incondizionato alla squadra fin dall’inizio di questa nuova avventura calcistica. Anche domenica, nonostante il risultato negativo, non avete fatto mancare i vostri incoraggiamenti, dimostrando il valore che ha per voi la Scafatese Calcio” –
Foto allegate by Giovanni Petrosino