
A cura di Giovanni Coppola
Non è ma corso buon sangue tra Grimaldi ed Aliberti, ma questo non fa neanche più notizia. Il capogruppo PD, un giorno fa, attacca il sindaco dandogli del prestigiatore, riguardo la tassa sui rifiuti.
Mezzo social, chiarisce che uno dei motivi perché la TARI sia sempre in aumento è il mancato pagamento delle utenze non domestiche, cioè tutte quelle utenze non legate alle abitazioni ad esempio fabbriche e attività commerciali – “Ci sono molti motivi per i quali la TARI nella nostra città è molto alta, ed è destinata a salire nonostante i tentativi da gioco di prestigio del Sindaco. Tra questi: la raccolta differenziata estremamente bassa, sotto il 60% e sotto quanto previsto dalla legge. L’alto, altissimo costo del lavoro, dovuto all’abuso di contratti a tempo determinato e somministrato da parte dell’Acse e la bassissima capacità di riscossione da parte dell’Ente, che è costantemente al 50%, e nel 2024 addirittura al 40. Tra l’altro, in due anni, sulle modalità di riscossione, il Sindaco è venuto in Consiglio comunale con ben tre proposte tutte diverse ed opposte, dimostrando una incapacità ed una confusione amministrativa non da poco” –
Ha poi proseguito – “Ma non è questo il punto di questo post. Il punto è che abbiamo provato a capire cosa accadesse e cosa non stesse funzionando su questo fronte, ed allora abbiamo chiesto con una interrogazione consiliare quali siano le posizioni tributarie evase – in maniera definitiva – per più di 20 mila euro, e quali siano i contenziosi tributari dal valore superiore ai 10 mila euro nei quali è coinvolto il Comune. Insomma, appreso che buona parte del “buco” è rappresentato proprio dal mancato pagamento delle utenze cosiddette “non domestiche”, volevamo vederci chiaro. Anche perché sarebbe abbastanza surreale, per non dire ingiusto, se ci fossero poche attività che ricevano dal Comune contributi, patrocini, autorizzazioni, concessioni, premialità e via dicendo, e al tempo stesso scarichino però su tutta la cittadinanza il loro non pagare i tributi comunali” –
Come sempre, non le manda a dire il leader del PD che ha anche fatto presente che il comune non ha risposto alla sua interrogazione entro i 30 giorni come per legge, ma solo a marzo 2025 mentre l’interrogazione risale addirittura al 2024. Oltre a lamentare una risposta poco, anzi, per niente esaustiva ha segnalato l’omissione al Prefetto di Salerno. Ancora poca trasparenza quella denunciata da Grimaldi, ancora un carico da 90 sulle spalle dei cittadini, ancora una volta si scrive al Prefetto. Intanto a Scafati si avvicina sempre l’ora più buia!