Le famiglie occupanti sono state suddivise in assegnatarie, subentranti e occupanti senza titolo. Un quarto quelle irregolari. Sono 75, infatti, quelle risultate abusive e di queste 30 sono in carico ai servizi sociali comunali. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, a seguito dell’entrata in vigore del regolamento regionale con il quale si è aperta una nuova possibilità di regolarizzare gli alloggi, è approntare «specifiche azioni di riorganizzazione dei processi» che, a quel che si legge, si concentreranno su analisi delle situazioni di inadempimento pregresse e individuazione delle priorità di intervento in base principalmente alla fascia reddituale di appartenenza, partendo dalle più alte, e ad «altre irregolarità nella conduzione dell’alloggio rispetto agli obblighi contrattuali », con l’attivazione dei procedimenti «finalizzati alla regolarizzazione o, in caso negativo, alla risoluzione contrattuale».
Sono alcuni aspetti del Piano triennale di razionalizzazione dell’utilizzo dei beni mobili ed immobili finalizzato al contenimento delle spese, approvato dal Comune nelle scorse settimane. Tra i passaggi sui servizi informatici, la telefonia e il parco macchine, quello più interessante è legato ai 315 alloggi di edilizia popolare a Montevescovado e ai 24 di via Astuti. «In corrispondenza dell’attività di recupero dei crediti derivanti da morosità nel pagamento dei canoni dovuti dagli inquilini, attività svolta internamente con l’ausilio della società esterna aggiudicataria del servizio, si rende necessario intervenire nei rapporti contrattuali per l’applicazione degli istituti giuridici previsti per i casi di inadempimento». Tre le problematiche riscontrate: «Mancato pagamento del canone di locazione; mancata presentazione della certificazione anagrafico-reddituale annuale; alloggio non utilizzato o ceduto ad altri». Si è risaliti a questi inadempimenti in seguito al censimento conclusosi nel novembre del 2017.