E’ accaduto questa mattina in via Luigi Cavallaro, il furto di un’automobile ai danni di un uomo sulla settantina. Il metodo è oramai rodato ma miete ancora molte vittime, in particolar modo in questo periodo di apprensione generale in cui le ansie generate dalla pandemia di Coronavirus hanno reso tutti più fragili.
Intorno le 11, in una strada solitamente molto trafficata, proprio nei pressi del Cavalcavia Avogadro in direzione via Passanti, un ragazzo e una ragazza hanno attirato l’attenzione del conducente facendogli intendere di aver perso un pezzo dell’auto. A instillare il dubbio nei malcapitati è solitamente il lancio di un sasso o comunque di un oggetto che, colpendo il veicolo, produce rumore.
E così pare sia andata anche questa volta: l’uomo, tratto in inganno, è uscito dall’automobile e, nel tentativo di capire cosa fosse accaduto, si è visto portar via l’auto.
La microcriminalità scafatese non ha subito il lockdown di questi mesi anzi, per certi aspetti sembra abbia avvertito una sorta di “via libera” per mettere a segno diversi colpi e, anche il lavoro egregio condotto dagli uomini dell’arma presente sul territorio, non risulta sufficiente per coprire una area così vasta come quella cittadina. Prima del blocco Covid – 19 a Scafati sono stati impegnati 32mila euro circa per la videosorveglianza, le cui telecamere non sono state mai allocate o non ancora allocate.
Le politiche sulla sicurezza cittadina sembrano non avere alcuna impronta. Al momento il settore manca persino di un assessore: dopo le dimissioni di Alfonso Fantasia, che pure sul tema era stato assai timido, la delega è stata consegnata al consigliere Alfonso Di Massa, che viene annunciato a cadenza mensile come prossimo assessore al Commercio, alla Sicurezza, al Personale e alla Polizia Municipale, per poi risolvere in meno di 24 ore con un “niente di fatto”. Questa al momento è l’unica sicurezza…
MARIA LOMBARDI