In era di Coronavirus il teatro virtuale del Teatro Stabile di Napoli propone nuovi appuntamenti in rete. Basta andare sul sito del teatro, al link https://www.teatrostabilenapoli.it/teatro-a-casa/, e lasciarsi affascinare dalle varie proposte. I prossimi appuntamenti prevedono:
Domenica 10 maggio, in occasione della festa della mamma l’attore Lino Musella interpreterà la poesia di Raffaele Viviani, ‘A mamma, a sottolineare un momento storico dove la figura della donna e il ruolo delle mamme sono di centrale importanza.
Mercoledì 13 maggio il Prof. Gennaro Carillo, prendendo spunto dall’affermazione della regista Emma Dante, “Presto ci sarà un applauso che farà tremare tutta la terra”, interviene con una riflessione sul teatro antico e su come abbia da insegnarci sul presente.
Venerdì 15 maggio il video-intervento del regista e autore Ruggero Cappuccio che dà voce allo scrittore Raffaele La Capria con la lettura di L’ordine dell’universo, il primo dei racconti brevi della raccolta Fiori giapponesi pubblicato da Bompiani nel 1979.
Domenica 17 maggio il video-intervento dello scrittore e drammaturgo siciliano Roberto Alajmo dal titolo Ci manca tanto il teatro!. Lo scrittore racconta quali sono le cose che gli mancano di più di questo ineguagliabile luogo di incontri, di catarsi e di vita che è il teatro.
Continuano i video degli allievi della scuola della serie #REclusi e che, sempre sul sito dello Stabile, sono disponibili gli spettacoli dall’archivio delle produzioni realizzate in 17 anni di storia: si tratta di Gomorra, di Roberto Saviano e Mario Gelardi con regia di Mario Gelardi; Le sorelle Macaluso di Emma Dante; ‘Nzularchia di Mimmo Borrelli con regia di Carlo Cerciello; Elettra di Hofmannsthal con la regia di Andrea De Rosa; Mal’essere (l’Amleto di Shakespeare nella riscrittura in napoletano dei rapper Gianni ‘O Yank De Lisa (Fuossera), Pasquale Sir Fernandez (Fuossera), Alessandro Joel Caricchia, Paolo Sha One Romano, Ciro Op Rot Perrotta, Damiano Capatosta Rossi, con la regia di Davide Iodice; La banalità dell’amore di Savyon Liebrecht, pièce incentrata sull’amore tra Hannah Arendt e Martin Heidegger, con la regia di Piero Maccarinelli.