Ci sono due inchieste, una della magistratura e una interna all’Asl Napoli 3 Sud, a stabilire eventuali responsabilità sull’aggressione tra personale medico e infermieristico avvenuto tre notti fa all’interno dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.
Aggrediti a calci e pugni proprio all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo , scaraventati giù dall’ambulanza. Questa volta però a colpire un medico, un infermiere e un autista del servizio di pronto soccorso non sono stati i familiari di qualche paziente, ma i colleghi della centrale operativa del 118.
A scatenare la rissa avvenuta alle due della notte nei giorni scorsi una richiesta di soccorso partita da un’abitazione di San Sebastiano al Vesuvio e smistata a un equipaggio di turno a San Giorgio a Cremano: “Dolore toracico, no Covid”, la segnalazione apparsa sul tablet del medico a bordo dell’ambulanza. Ma, arrivati a casa della paziente, il personale del 118 si sarebbe trovato davanti a una situazione di potenziale pericolo da coronavirus. Un imprevisto subito segnalato ai vertici di Castellammare e causa di un primo battibecco tra gli operatori del 118 e la centrale operativa. I medici si equipaggiano e soccorrono comunque la donna. Eseguito l’elettrocardiogramma alla paziente l’equipaggio dell’ambulanza raggiunge la centrale operativa di Castellammare per recuperare nuovi dispositivi di sicurezza.