“Il Partito Democratico di Cerignola a dato avvio a una serie di colloqui con la Commissione Prefettizia al fine di trovare una soluzione giuridica e tecnica di interesse pubblico che possa salvaguardare i lavoratori ex SIA e, nello stesso tempo, possa garantire il corretto esercizio dell’attività di raccolta rifiuti da parte di Tekra S.r.l.” Sono queste le prime parole del PD di Cerignola in seguito alla notizia della proposta di demansionamento dei dipendenti amministrativi in esubero da parte della società di Angri subentrata a SIA.
“Il disastro compiuto dall’amministrazione Metta, sciolta per infiltrazioni mafiose, che ha portato SIA al fallimento a causa di una situazione debitoria che ammonta a circa 30 milioni di euro, sta ancora sortendo i propri effetti – spiegano da via Mameli – Tekra è affidataria del mero servizio di raccolta, trasporto e spazzamento rifiuti fino al 21 luglio 2020 con ordinanza della Commissione Prefettizia e i servizi amministrativi sono svolti direttamente dalla sede di Angri. Di conseguenza, secondo la ricostruzione di Tekra, vi sono delle figure eccedenti rispetto all’organico della società. Si tratta di una situazione già nota, visto l’incontro tra Tekra e organizzazioni sindacali tenutosi lo scorso 20 febbraio, terminato purtroppo senza che si giungesse ad alcun tipo di accordo e senza una condivisione della eventuale riorganizzazione. Proprio in seguito al mancato accordo tra le parti, l’azienda ha proposto a 8 dei 22 dipendenti amministrativi in esubero il demansionamento al servizio di spazzamento e raccolta rifiuti col conseguente allineamento retributivo. Ciò che qui interessa è contemperare le esigenze degli amministrativi ex SIA in esubero con le esigenze dell’interesse pubblico, cosicché l’attività di raccolta rifiuti possa essere esercitata nel miglior modo possibile. Inoltre, è ormai prossimo l’avvio della raccolta di rifiuti porta a porta, ed è quindi fondamentale porre la dovuta attenzione a questo aspetto. Altresì è impensabile sperperare un patrimonio di conoscenza ed esperienza, in alcuni casi trentennale, quale quello dei suddetti lavoratori, che andrebbe invece valorizzato attraverso rinnovate modalità, anche alla luce di un corrispettivo TARI – basato pure sul calcolo di questi livelli funzionali e salariali – che altrimenti dovrebbe generare un ricalcolo del medesimo. Inoltre, si spieghi con quale criterio sono stati individuati gli 8 dipendenti su 22 del totale in esubero a cui è stato proposto il demansionamento mentre i restanti 14 sono rimasti ai loro compiti originari”.
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Redazione
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