Fino a qualche mese fa, quando entravo in Tribunale, sentivo di entrare a casa mia, quella dove trascorro metà della mia giornata lavorativa.
Di tanto in tanto, qualcuno provava di affermare la propria Autorità, nel bieco tentativo di farmi sentire ospite…. ma siamo sempre riusciti a ristabilire i ruoli.
Oggi, dopo aver aspettato in fila sulle scale del Tribunale per più di un’ora, sotto al sole, senza la possibilità di potermi sedere, insieme ad altri 30 avvocati, per poi essere registrato e successivamente interrogato su dove andassi, e per quale motivo… beh, ho capito che hanno vinto. Ha vinto chi ha sempre considerato gli Avvocati come un orpello inutile ma necessario e per questo tollerato.
Il virus ha fornito il pretesto per allontanarci dalla nostra “casa”…. mentre magistrati, cancellieri, forze dell’ordine, uscieri, commessi, baristi, addetti alle pulizie, tecnici e manutentori possono tranquillamente accedervi; senza prenotazioni, senza attese, senza file, senza registrazioni e senza interrogatori. Ma loro, giustamente, lavorano!