Il DPCM del 17 maggio 2020 ha stabilito che l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere espletata presso piscine, palestre, centri e circoli sportivi sia pubblici che privati, potrà ripartire a far data dal 25 maggio 2020 (sempre fatta salva la possibilità per Regioni o Province autonome di indicare una data diversa).
Pertanto, il CSI al fine di garantire a tutti i propri atleti/tesserati una ripartenza “in sicurezza” ha predisposto il Protocollo che segue in conformità alla circolare n.3180 del 3/5/2020 della Presidenza del Consiglio – Ufficio per lo Sport contenente le Linee guida per prevenire il rischio di diffusione da Covid-19 durante l’attività.
Il Protocollo non è esaustivo in quanto la normativa in merito è in continua evoluzione e pertanto esso costituisce soltanto un indirizzo generale, sintetico ed immediato sulle misure
da adottare, riportandosi, integralmente, per tutto quanto non espressamente indicato ai provvedimenti emessi e che saranno emanati dalle autorità competenti (cfr. documenti in allegato). In particolare si rimanda alle “Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” ed alle “Linee guida per lo svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra” emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport.
Il Protocollo è stato stilato partendo dal presupposto che le misure di prevenzione e protezione
sono finalizzate alla gestione del rischio di contagio all’interno del sito sportivo e si distinguono in quelle di carattere generale e considerate principali dalle autorità sanitarie, ed in
quelle di carattere specifico declinate per ogni singola disciplina espletata in considerazione
della specificità di ciascuna, fornendo indicazioni tecnico-organizzative volte a garantire la sicurezza dello svolgimento della attività da parte di tutti i soggetti affiliati.
In particolar modo giova precisare che per le misure di carattere specifico afferenti le singole discipline sportive, il Centro Sportivo Italiano, in ottemperanza a quanto disposto dal “Regolamento degli Enti di Promozione Sportiva”, si ispira a quanto statuito e previsto dalle disposizioni in materia e dai regolamenti delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) così come aggiornati in questa fase.
Tutti gli atleti/ tesserati nonché le società, associazioni sportive dilettantistiche e circoli, sono tenuti a prendere visione del presente Protocollo, nonché di tutti gli altri provvedimenti emanati dall’esecutivo e da tutte le autorità competenti ed a seguirne scrupolosamente le disposizioni.
Le misure di carattere generale preventive da rispettare considerate “minime” sono:
PER LE SOCIETÀ, ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
E CIRCOLI
1. Indicazioni chiare delle procedure informative affisse nel sito sportivo, nelle zone di accesso,
nei luoghi comuni, nelle zone di attività̀ sportiva, nonché́ negli spogliatoi e nei servizi igienici
con indicazione delle condotte da seguire.
2. Il distanziamento interpersonale, di almeno 1 metro preferibilmente 2 (vedere quanto previsto
per le singole discipline sportive).
3. L’igiene delle mani del personale (anche per il tramite dell’utilizzo di dispenser di detergente)
e delle superfici, e la prevenzione della dispersione di droplets tramite l’utilizzo di mascherine
e visiere.
4. La gestione di presenze contingentate, per limitare la possibilità di diffusione del contagio,
favorendo orari di ingresso scaglionati e garantire la tracciabilità delle presenze dei soggetti
nel sito sportivo.
5. Diversa turnazione degli operatori sportivi e anche degli eventuali accompagnatori.
6. La tutela sanitaria in ambito sportivo (nel rispetto della normativa vigente in tema di certificazione medico sportiva sanitaria, anche in questa fase di Covid 19 – Cfr. Modello allegato).
7. Indicazioni sulle corrette modalità e tempi di aerazione dei locali.
8. Differenziazione ove possibile, dei punti di ingresso alla struttura dai punti di uscita;
9. Pulizia giornaliera e periodica sanificazione.
10. In base alle specifiche esigenze, attuare una nuova e diversa modalità̀ della circolazione
interna.
11. Per ciascun luogo di interesse, simulare i percorsi ed i flussi di spostamento delle persone
tra un luogo e l’altro, per valutare eventuali assembramenti anche in ingresso ed uscita.
12. Valutare i luoghi di sosta degli atleti (esempio bordo-campo, panchina, bordo piscina, zona
di gioco).
13. Analizzare le modalità̀ di accesso dei fornitori, eventuali mezzi utilizzati, il percorso seguito
per raggiungere il sito sportivo.
PER GLI ATLETI/TESSERATI
1. Lavarsi frequentemente le mani e non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani.
2. Indossare i dispositivi di prevenzione del contagio prescritti per ciascuna situazione/sport,
in base al carico metabolico e in base alla indossabilità del dispositivo stesso.
3. Mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attività̀
metabolica a riposo. Per esempio, per gli atleti in caso di attesa, riposo e inoltre per tutti gli
operatori sportivi.
4. Mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’atto motorio, al carico metabolico
e alle altre misure di mitigazione disponibili.
5. Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito.
6. Evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività̀ fisica, ma
riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrati a casa, lavarli separatamente dagli altri
indumenti.
7. Bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate.
8. Gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati).
9. Non consumare cibo negli spogliatoi (laddove ne sia consentito l’utilizzo).
Occorre ricordare sempre che la sorveglianza sanitaria prevista in tema di normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere rispettata anche in questa fase di riapertura. Pertanto, il Medico Competente, oltre agli obblighi derivanti dalle sue mansioni, deve anche
collaborare con il responsabile del sito sportivo in merito alla valutazione del rischio ed alla
predisposizione di misure di tutela della salute dei lavoratori nonché alla formazione e informazione rivolte agli stessi.
Inoltre si precisa che l’Allegato 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e
produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” al
DPCM del 17/5/2020 ha indicato alcuni indirizzi operativi specifici validi per due settori di attività sportiva presi in esame, ossia piscine e palestre.
Tali misure – di seguito integralmente riportate – sono finalizzate a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile
con la tutela della salute di utenti e lavoratori e vanno sempre considerate integrative o come
“addendum” al documento di valutazione dei rischi redatto da ogni sito sportivo.
PISCINE
1. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
2. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti.
3. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi
attraverso monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione
riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.
4. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura
> 37,5 °C.
5. Divieto di accesso del pubblico alle tribune.
6. Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
7. Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazione da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie
aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle
persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.
8. Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze
per un periodo di 14 giorni.
9. Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).
10. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale,
anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
11. Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani
dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi
le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area
solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani.
12. La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno
di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con
un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle
aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.
13. Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi
dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.
14. Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera
dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0
-1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 –7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei
parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte
le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al
limite tabellare.
15. Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di
cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da
apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura
della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di
eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.
16. Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare
nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio
l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli
far indossare i pannolini contenitivi.
17. Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce,
servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
18. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni
cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita
ad ogni fine giornata. Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere
alla piscina munito di tutto l’occorrente.
19. Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione
del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di
assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono
consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.
20. Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività
ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente
documento, opportunamente vagliate e modulate in relazione al contesto, alla tipologia di piscine, all’afflusso clienti, alle altre attività presenti etc.
21. Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro
grado di autonomia e l’età degli stessi.
22. Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze
devono essere interdette all’uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei
confronti delle vasche per bambini.
23. Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito
allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.
PALESTRE
1. Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
2. Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
3. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura
> 37,5 °C.
4. Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno
1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere),
anche regolamentando l’accesso agli stessi.
5. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di
attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o
almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, o almeno 2 metri durante
l’attività fisica(con particolare attenzione a quella intensa).
6. Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei
frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
7. Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la
disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
8. Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
9. Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più
volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di
spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
10. Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali
asciugamani, accappatoi o altro.
11. Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
12. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale,
anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
13. Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione
dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:
garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati
di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti
esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o
freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria; aumentare la frequenza della manutenzione/sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando
pacchi filtranti più efficienti); in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi
che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti
igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione; attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del
pubblico; nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici,
ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione
almeno per l’intero orario di lavoro; per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari
locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore
ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare
lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli
stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata; negli edifici dotati
di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica
controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
14. Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione
degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore,
ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
15. Le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
16. Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.