Il T.A.R. di Salerno, in fase cautelare, ha confermato la precedente ordinanza ed ha sospeso il provvedimento di chiusura dell’azienda, per effettuare controlli, del Sindaco del Comune di Sarno solo limitatamente al capannone a) della P.R.T. s.p.a., che potrà essere utilizzato, nel rispetto delle prescrizioni regionali.
La stessa società non potrà ancora utilizzare né il capannone incendiato né l’altro sui quali sono necessari controlli e lavori urgenti. La causa è stata rinviata per la trattazione nel merito all’udienza del 22 Dicembre 2020.
Le spese sono state compensate. La decisione è sostanzialmente basata sull’autorizzazione della Regione Campania del 26 Marzo 2020, sulla prevalenza dell’interesse privato all’immediata ripresa dell’attività, limitatamente al capannone a), nel rispetto delle prescrizioni contenute nel ripetuto decreto regionale, e soprattutto sul provvedimento di dissequestro del capannone incendiato, emesso dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, in data 27.05.2020, che afferma che l’incendio sarebbe avvenuto per autocombustione.
Il Tar di Salerno ha anche rilevato che la tutela della salubrità ambientale, assunta a base dell’attività provvedimentale del Comune e dell’intervento dei cittadini, non appare univocamente e imminentemente esposto ad accertate compromissioni, per effetto dell’attività esercitata nel predetto capannone.
E’ stata anche respinta la domanda cautelare presentata dal Comitato dei cittadini.
Il legale dell’ente riferisce che la società ha presentato una serie di consulenze dai cui si evincono una serie di interventi posti in essere per il rispetto della salute pubblica. E’ quello a cui teniamo e per il quale il Sindaco ha posto in essere le diverse ordinanze, tra le quali quelle relative al controllo dei rifiuti incendiati ed alla pulizia del capannone nonché quella relativa al controllo ed alla sicurezza dell’altro edificio che ha una copertura in amianto.
E’ compito del Sindaco tutelare la salute pubblica e l’ambiente.