I’ll.mo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le scrivo ancora una volta, come fatto nei mesi scorsi.
Non so, se abbia letto quanto da me esposto, sia come comunicazione a Lei diretta, in qualità di Presidente della Repubblica, sia in merito all’ esposto che ho presentato al Consiglio Superiore della Magistratura, di cui Lei è Presidente.
Lei è un Padre, e sono certo che comprenderà le ragioni di quanto ho sempre esposto.
Un Padre, ama i propri figli, ed io amo il mio piccolo Alessandro.
Come le ho già scritto, per l’amore che nutro per lui, sono stato costretto a fare un passo indietro, perché quel bambino, come purtoppo tanti altri nel nostro paese, era vittima di un sistema giudiziario incapace di garantirgli la serenità, che ogni bambino merita.
In questi anni, di una lunga vicenda giudiziaria, ho visto mio figlio soffrire, per un trattamento inumano, l’ ho visto piangere.
Le sue lacrime, sono state anche le mie, perché se piange un figlio, piange anche il suo Papà.
Come ho già esposto al Consiglio Superiore della Magistratura, ho dovuto fare un passo indietro, per sottrarlo da un conflitto che almeno per ora non avrebbe avuto fine.
I Magistrati, interessati della vicenda e segnalati nell’ esposto al Consiglio Superiore della Magistratura, nel corso degli anni non hanno mai tutelato mio figlio, e se non mi sottraeassi all’iter giudiziario che hanno intrapreso, gli farei del male.
Non entro nel merito del l’esposto che mi auguro legga, ma con questa lettera è mia volontà chiederle un rapido intervento.
Presidente, ho chiesto la nomina di un tutore per il mio piccolo Alessandro.
È la quarta volta che lo chiedo, ma i Magistrati, non accettano questa mia richiesta.
Tra pochi giorni parto, e non vorrei andar via anche con questo enorme rammarico che si unisce ad un Dolore con cui dovrò convivere.
Mi auguro che Lei intervenga, e che se possibile compulsi l’esposto che ho presentato e le missive che le ho inviato precedenti a quella odierna.
Con l’immensa stima e rispetto che ho sempre nutrito nei sui confronti, Le auguro, una Santa Domenica, confidando in un suo celere intervento.
Marco Albani