È il caso di due lavoratori socialmente utili, precari storici della scuola, che speravano nella stabilizzazione prevista del Miur per chi ha svolto, per almeno dieci anni, anche non continuativi, servizi di pulizie ausiliari nelle scuole italiane.
A febbraio, l’amara sorpresa: fuori dalla graduatoria di assegnazione del ruolo perché hanno sul groppone sentenze penali. L’uno per abusi sessuali su minore e l’altro per detenzione di sostanze stupefacenti. E poco conta che entrambi abbiano patteggiato con la formula “di lieve entità”. Il Tribunale amministrativo di Salerno, Prima sezione, presidente Leonardo Pasanisi, ha respinto il loro ricorso. Le speranze sono appese ora al giudizio del Consiglio di Stato.
fonte LA CITTA’