La gente normale non è stata a guardare. Dai balconi ha cercato di distogliere i balordi dalla rapina, un segnale forte ma che stavolta non è servito. Le persone del vicinato, attirate dall’allarme, hanno prima chiamato i carabinieri e poi, in attesa che arrivassero , urlavano ai rapinatori che stavano per arrivare nel vano tentativo di distoglierli dal piano.
I rapinatori sono entrati con attrezzo tipo ariete, poi a volto coperto sono riusciti a sfondare un vetro blindato, l’ultimo ostacolo che li divideva dal bottino, ovvero i gioielli di Enrico, attività situata in via De Gasperi. Bottino ingente, stando alle prime ricostruzioni. Il tutto è durato più meno un quarto d’ora, poi la fuga, a seguito del sistema d’allarme che ha cominciato a suonare e ad attirare l’attenzione. Indagini già in corso, condotte dai carabinieri. Circa quattro anni fa, la stessa gioielleria finì nel mirino dei rapinatori di turno, che in quel caso non riuscirono nell’impresa studiata. Una volta divelta la serranda non riuscirono ad entrare per la solidità della vetrata che era costruita con speciale materiale antisfondamento.