Qualche settimana fa, sparò ad un commerciante nel primo pomeriggio. Al momento resta in carcere, visto che l’impianto accusatorio dell’indagine ha retto in fase di Riesame. Non appare credibile la vendetta a sfondo familiare per un presunto torto ricevuto da chi fece fuoco ripetutamente contro il commerciante. Furono esplosi ben sette colpi, cinque andarono a segno alle gambe. Davanti al gip, lo sparatore si era difeso dichiarando di aver voluto punire coi colpi di pistola atteggiamenti di natura molesta. Giustificazione che il giudice non ritenne di classificare come credibile, avendo riscontrate che lo sparatore, iniziali G.A., aveva cercato la vittima già nelle ore precedenti.
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