“Noi abbiamo sollevato l’attenzione sulle aree dove c’erano il numero maggiore di casi e sono state fatte, con una tempistica stringente e non perdendo assolutamente tempo, tutte le analisi che hanno permesso al decisore politico di fare le scelte del caso”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ad Agorà Rai Tre, condotto da Serena Bortone, sulla mancata chiusura di Alzano e Nembro.
Proprio sulla mancata zona rossa, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferirà venerdì al pm della procura di Bergamo. Lo dichiarato ieri il premier stesso parlando con i giornalisti fuori da palazzo Chigi. Conte ha affermato di “non essere affatto preoccupato. Non è un atteggiamento di arroganza o di sicumera – ha detto -, non commento le parole del procuratore che sono state anticipate alla Rai, ci confronteremo venerdì e riferirò tutti i fatti di cui sono a conoscenza in piena serenità”.
E’ giusto fare chiarezza, in ogni luogo, su giorni nerissimi e settimane drammatiche, che hanno provocato in una parte della Lombardia morti in drammatica quantità industriale. Il tempo dell’emergenza appare- speriamo – agli sgoccioli. Ora il capitolo delle responsabilità – se realmente ci sono – va affrontato senza indugio alcuno. Lo dobbiamo a tantissime vittime, tante famiglie, a quelli che sono caduti sul lavoro ospedaliero ma anche alla voglia di continuare a credere alle istituzioni, tutte, nessuna esclusa.