Un gigante buono, così è descritto dagli amici Marco De Sarno, il 33enne rimasto ucciso sabato nell’incidente sulla Statale 268 tra Sant’Anastasia e Somma Vesuviana. E sono in tanti a raccontare dei suoi gesti di bontà anche nel periodo di Covid-19. Domani a Saviano ci sarà per lui l’ultimo saluto. Ieri la salma è stata liberata e oggi pomeriggio arriverà nella sua abitazione per essere poi sepolto nel cimitero di Camposano.
«Tornavo dal bar sotto casa, nel quartiere Arenaccia di Napoli, dopo aver visto un’amica che faceva il compleanno». Così Federica, donna trans di 37 anni, inizia il suo racconto a Gaynews. Nella notte tra mercoledì 3 giugno e giovedì 4 giugno, i suoi ricordi si interrompono dopo la prima rampa di scale del palazzo in cui abita. Poi improvvisamente il vuoto, l’ospedale, i medici e la mistificazione.
Un possibile attentato? Ipotesi difficile ma non ancora scartata da parte degli inquirenti, anche se la pista più accreditata resta quella dello scoppio di un macchinario. Sono le indagini che riguardano l’esplosione alla Adler di Ottaviano di poco più di un mese fa, quando perse la vita l’operaio 55enne Vincenzo Lanza, ed un altro giovane rimaste gravemente ferito. Ora è fuori pericolo ma resta ricoverato. Le indagini hanno finora escluso la possibilità della fuga di gas. Dai rilievi non ci sarebbero lesioni nella condotta sotterranea del metano.