L’oncologo Paolo Ascierto a proposito della validità della cura con tocilizumab alle persone colpite da coronavirus spiega: “Nei pazienti con forma più severa, il tocilizumab funziona e noi lo stiamo dimostrando”.
Ascierto commentando i risultati di uno studio randomizzato coordinato da Reggio Emilia resi noti ieri dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), secondo cui il medicinale non ha benefici nei pazienti Covid-19 meno gravi precisa che : “I dati che vengono fuori dallo studio emiliano non fanno altro che confermare risultati già noti. E c’è una serie di punti da notare: innanzitutto parliamo di due studi, il nostro ‘Tocivid-19’ e quest’ultimo, che arruolano due categorie di pazienti diversi.
Nel trial emiliano i pazienti vengono trattati in una fase precoce e in una situazione più lieve, rispetto allo studio Tocivid-19. Ancora, nello studio emiliano per definire la risposta infiammatoria il paziente doveva corrispondere a una sola di queste tre situazioni: una misurazione della febbre al di sopra di 38° C negli ultimi 2 giorni, l’incremento della Pcr di almeno due volte il valore basale, oppure una Pcr sierica maggiore o uguale a 10 mg/dl. In pratica il paziente poteva anche solo avere avuto la febbre”.
I risultati riguardano 123 pazienti (anzi, la metà sono quelli effettivamente trattati essendo uno studio randomizzato): una coorte di sicuro piccola rispetto al Tocivid-19, che viene condotto su 330 pazienti, ma con una coorte osservazionale di oltre 2.500 pazienti.