Nel decreto rilancio, disposto dal governo, nel Salernitano sono previsti altri 37 posti di terapia intensiva nell’ambito del piano di potenziamento della rete ospedaliera in Campania. Nello specifico – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – 24 postazioni in più sono previste nei nosocomi attinenti all’azienda ospedaliera universitaria Ruggi e 13 nel resto della provincia. Ma i sindacati non sono affatto soddisfatti: a loro giudizio mancherebbero all’appello ancora 47 posti da attivare. Saranno 62, invece, nel complesso, i posti letto da riconvertire in sub-intensiva.
Una mobilitazione generale, partita da Salvatore Ciancia nei giorni scorsi, per restituire dignità al campetto adiacente l’ospedale “da Procida” di Salerno. E’ scattata una raccolta fondi – come scrive il quotidiano “Le Cronache” – per rendere fruibile lo spazio per giocare a pallone in via Calenda. “Salviamo un pezzo di storia”, è l’appello che è stato lanciato dai promotori di questa iniziativa, tra cui anche il noto attivista Rosario Peduto. Individuata una ditta per l’esecuzione dei lavori.
L’emergenza sanitaria e il lockdown hanno ulteriormente fotografato la difficile situazione socio-economica nella quale vivono molte famiglie residenti nel quartiere S. Eustachio a Salerno. Nei mesi più drammatici della pandemia si sono registrate – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – file di residenti in attesa di ricevere beni essenziali alla sussistenza dalla Caritas della parrocchia di Sant’Eustachio. Ogni venti giorni sono stati distribuiti circa 1200 pacchi alimentari. Un numero allarmante che ha portato il parroco, don Nello Senatore, a proporre un’indagine più accurata per capire quanto profonda fosse l’emergenza.
Un arcivescovo sempre più al passo con i tempi. Andrea Bellandi, pastore della diocesi di Salerno, è anche lui – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – approdato sui social. Ha aperto un suo nuovo profilo Facebook Facebook, “Andrea Bellandi Vescovo”. E ha pubblicato subito una fotografia che non ha bisogno di commenti: larcivescovo è con Papa Francesco nella Domus Sanctae Marthae, dove vive il Santo Padre, che l’8 giugno scorso ha accolto il pastore di Salerno-Campagna-Acerno in udienza privata. Sono voltati di lato dinanzi alla riproduzione della «Vocazione di San Matteo», il capolavoro che Caravaggio dipinse tra il 1599 e il 1600.
L’accusa, via social, è di quelle pesanti: violenza sessuale. Una giovane statunitense, dopo 7 anni, ha utilizzato Instagram, per denunciare lo stupro che sarebbe stato commesso, da Giuseppe “King” Danza, campione salernitano di wrestling. Che – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – respinge ogni addebito: «È stato un fulmine a ciel sereno… All’improvviso mi sono trovato questo post su Instagram ed è iniziato il tam tam di telefonate e di richieste di spiegazioni ma io posso rispondere solo con la verità: è tutto falso».