
Una parola che ancora non esisteva, ideata dalla mente di un bambino di 8 anni. Un neologismo, con tanto di timbro dell’Accademia della Crusca. È la storia di “petaloso”, un aggettivo che sembra uscito dal mondo delle favole e che invece è nato sui banchi di scuola, durante una lezione come tante nella classe di una terza elementare di Copparo, in provincia di Ferrara. Matteo nel frattempo è cresciuto. Ma il termine petaloso è rimasto integro. Oggi lo usiamo, eufemisticamente, per l’amministrazione Torquato, coltivata nei social e nei social sprofondata, forse per il fatto di essere fin troppo petalosa, contenente all’interno tutto e il contrario di tutto (stesso discorso vale anche per gli assessori). Torno, sto tornando, vi faccio vedere io: da una parte. E il variegato rimbombo di proteste dall’altra. Andando ben oltre villa Maria, che non essendo più un parco giochi. e aspettando che sia un vero centro sportivo, magari diverrà il nuovo panettone. Ma andiamo avanti: gira nell’etere pretorio una delibera che riguarda Casarzano, ma nell’accertamento delle somme da incassare si determina su Fosso Imperatore. È caos ai lavori pubblici ? E le scuole con relativa agibilità che diventa agilità per un assessore ? Quindi apriranno solo le scuole che non sono pesanti ? Attenzione ai social, luogo dove la campana del villaggio già suona da tempo a morte per la maggioranza ma anche per la minoranza, salvo Lanzetta ovviamente: in questi giorni il massimo della presenza della minoranza, social…mente ovvio, è data da un signore sorridente che pitta qualcosa a casa sua. Poco. O no?