ECCO COME LO RICORDA IL COLLEGA PAOLO DE VITA
Il dottore Bruno Pastena, come si usa dire in queste circostanze, è passato a miglior vita. Nella foto che abbiamo scelto – scattata in occasione del trentesimo anniversario della promozione in C2 – é ritratto assieme a quello che fu il suo più leale e fidato collaboratore, il professore Gaetano Cappelli Con lui se ne va definitivamente l’ultima vestigia di gloria della Battipagliese che fu. Di una Battipagliese che lui volle fortemente disegnata su misura delle sue ambizioni e del suo ideale di fare calcio. È stato degno erede del padre, l’amatissimo don Luigi, che iniziò a progettare grandi e inediti traguardi per le zebrette, sul finire degli anni Ottanta. L’unico tratto distintivo col genitore, il diverso approccio con la piazza, decisamente a tratti più ruvido e poco diplomatico. Ma i risultati hanno fatto di lui il presidente più vincente della storia della Battipagliese: la squadra costruita dal padre Luigi che, nel 1988, approdò per la prima volta in C2, fece da “trampolino di lancio ” per un’altra super compagine che, solo due anni dopo, conquistò la serie C1. Le potenzialità della piazza e la scelta dei fratelli di lasciargli le quote del club, lo indussero a cambiare strategia. Non più giocatori affermati, ma atleti di sicura prospettiva da forgiare. Non fu un caso che già nel 1992, nonostante due retrocessioni consecutive, arrivò la conquista della Coppa Nazionale Allievi.
n po’ alla volta fu recuperato il tempo perduto: la C1 tornò ad illuminarsi sul pennone più alto dello stadio cittadino dedicato alla memoria del padre, in seguito alla vittoriosa galoppata del 1997. L’anno dopo un altro capolavoro: la salvezza strappata alla blasonata Palermo. Poi la storia cambia volto è assume quello dei tradimenti maturati dentro e fuori dal campo. Non era più il calcio di Bruno Pastena, lui lo aveva capito e lasciò il club. Lo fece comunque da vincente, regalando lo storico scudetto Berretti. Era l’inizio del nuovo millennio e la Battipagliese non sarebbe stata più la stessa. Da oggi a rimpiangerlo non saranno solo i tifosi delle zebrette, ma anche il lungo elenco di calciatori, dirigenti e allenatori ai quali Bruno Pastena dette dignità di essere tali, dentro e fuori dal campo.