La notizia di un caso positivo di covid probabilmente di uno straniero ritornato a San Marzano sul Sarno dopo essere stato nel suo Paese, ha scatenato reazioni contrastanti tra i cittadini che in queste ore stanno commentando sulla pagina facebook del Comune. Non mancano distinguo ed insulti, con richieste di conoscere il nome del possibile “untore” ma anche una reazione composta di cittadini anche giovani che hanno reagito a quei commenti ritenuti razzisti. Sul caso ha inteso intervenire anche la candidata sindaco Carmela Zuottolo che proprio in queste ore ha inaugurato il suo comitato elettorale in vista delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. “Intanto esprimo la mia solidarietà al concittadino positivo al covid e mi auguro possa riprendersi presto e bene. La nostra Comunità non è razzista, San Marzano sul Sarno ha sempre accolto extracomunitari e stranieri che sono un’autentica risorsa per il territorio, ma è probabile che la reazione di alcuni cittadini sia dovuta più a diffidenze e paure che vanno superate con azioni forti di vera integrazione, pieno rispetto delle regole civili e un’attività continua di scambio tra i residenti e i cittadini di diverse etnie. Non sfuggono a nessuno di noi le intemperanze e alcuni problemi di vivibilità di questi ultimi anni, che riguardano anche le condizioni in cui abitano alcuni nuclei familiari soprattutto nei vicoli del centro storico. Occorre però equilibrio e che ognuno faccia la propria parte. Superare le diffidenze con azioni concrete che tengono conto dei bisogni ed esigenze dei residenti e dei nostri concittadini extracomunitari. Nel nostro programma abbiamo previsto la costituzione di una consulta permanente degli immigrati, istituiamo uno sportello di assistenza con mediatori delle diverse etnie e intendiamo mettere ordine anche nella gestione degli alloggi per garantire sicurezza e migliore vivibilità. Noi marzanesi non abbiamo paura di chi lavora e da il suo contributo allo sviluppo economico e sociale del territorio ma dobbiamo vigilare verso l’illegalità chiedendo l’intervento dei soggetti competenti e puntando a programmi di integrazione. Conosco tanti immigrati che vivono a San Marzano e che sono pienamente integrati, donne ed uomini che lavorano sodo e che hanno stretto rapporti di fiducia e rispetto nella nostra Comunità. Puntiamo al coinvolgimento delle famiglie e dei più piccoli che con i giovani possano garantire quella osmosi necessaria tra culture e tradizioni differenti. E’ un lavoro che ci impegnerà tutti ma sono certo che con il consenso dei tanti marzanesi che vanno oltre la mera polemica e lo scontro possiamo puntare a quella vera integrazione che permea già la nostra Comunità e che ha solo bisogno di regole condivise, conoscenza e dialogo. Una sfida che si può vincere solo se ognuno di noi farà la sua parte. Noi ci crediamo e con la mia squadra lavoreremo per questi obiettivi”.
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