Palazzo San Giovanni a Cava de’ Tirreni ha aperto le sue porte al pubblico. Taglio del nastro questa mattina per la raffinata ed al tempo stesso avveniristica struttura ospitata nel Complesso Monumentale del Monastero del centro cavese. Presente a Salvatore Filosa, manager di Palazzo San Giovanni, anche il Ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola, l’onorevole Piero De Luca ed il sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli. A benedire Palazzo San Giovanni sono stati monsignor Franco Soprano del Pontificio Santuario di Pompei e don Giuseppe Nuschese dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni. Gli ospiti sono rimasti incantati da un Complesso dove si respirano arte e storia e che guarda al futuro grazie a management concentrati sullo sviluppo di economia e territori.
“Ringrazio Salvatore Filosa che ha fatto veramente un lavoro importante. – ha detto il sindaco Servalli – A testimonianza di questo ci sono anche il Ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola e l’onorevole Piero De Luca. Lo dico con grande orgoglio: questa struttura è davvero di carattere europeo. Vogliamo che questa città ed i nostri territori guardino sempre avanti ed avere obiettivi ambiziosi. Ringrazio anche i miei Uffici, Tecnico e Patrimonio, per quanto portato avanti”.
All’interno di Palazzo San Giovanni si trovano un ristorante, una pizzeria, un lounge bar e una terrazza con rooftop bar. L’intera struttura con i suoi diversi ambienti è ideale per ospitare eventi privati nel rispetto delle normative anti-Covid. Lo stile elegante di cui sarà facile innamorarsi è il leitmotiv di ogni angolo di Palazzo San Giovanni, qui si fondono assieme arte, storia, enogastronomia, atmosfera.
“É una grande emozione aver tagliato finalmente il nastro – hanno fatto sapere dal management di Palazzo San Giovanni – adesso dobbiamo metterci al lavoro. La nostra visione prende realtà: musica, intrattenimento, bontà culinarie della nostra terra e degustazione di cocktail per tutti i gusti. 40 persone si occuperanno di ogni aspetto e di ogni attività, un investimento per nulla indifferente in un momento come questo nel quale l’emergenza sanitaria ha di fatto limitato l’azione delle attività sui territori. E’ una sfida ambiziosa, emozionante. Siamo fieri di ciò che stiamo facendo”.
La costruzione del Complesso di San Giovanni risale al periodo compreso tra il XV e XVI sec., e inizialmente ospitava le suore di Santa Chiara. Dopo anni di abbandono, il Complesso è ritornato al suo splendore, grazie a un importante lavoro di restauro e riqualificazione, come da progetto deliberato dall’amministrazione comunale, e restituito alla Città.