Il risultato elettorale era scontato, ma il dato non lo era. Nessuno avrebbe mai immaginato un distacco così evidente tra i due contendenti.
Una analisi netta e cruda,senza peli sulla lingua porta a delle considerazioni che non piaceranno nè a vincitori nè ai vinti.
Iniziamo dal dato dell’affluenza : metà dei paganesi non ha votato.
Qualcosa vorrà pure dire.
Ora ognuno darà l’interpretazione più consona alle proprie esigenze, ma la realtà è che la metà dei Paganesi non si sentiva rappresentato da nessuno dei due.
Sarà compito del neo Sindaco conquistare il loro consenso.
La presenza di probabili candidati a rischio surroga,si parla di circa sette. Ipotesi confermata anche dal neo sindaco in un post-video.
Malauguratamente la surroga dovesse esserci, anche queste elezioni sarebbero falsate da un discutibile escamotage .
Peccato !
Il silenzio rumoroso di Alberico Gambino. Il solo vincitore nella sconfitta della Fezza. Dopo aver favorito l’elezione di Carpentieri a discapito della Vietri , ha colonizzato con il trio Sessa -Calce – Bonaduce Forza Italia, spaccato (grazie alla complicità di qualche “imbecille”) il centrodestra ed inflitto un duplice schiaffo a Cirielli. Dimostrandogli che a Pagani senza di lui il centro-destra non esiste
Dividi et impera .
Ora è pronto a ricostruirlo dalle ceneri ma con nuovi e vecchi “compagni…… di merenda”.
La pesante ipoteca di Bottone sul governo De Prisco. Si vocifera la probabile riconferma di assessori che hanno responsabilità sul dissesto…
La vittoria di De Prisco cancella e libera il comune da una cappa familistica e familiare che lo opprimeva da 20 anni .Non leggere più la maggior parte di quei nomi e non vedere quelle facce è già una liberazione.
Un comune dissestato e commissariato. Un lavoro difficile e impegnativo per una nuova classe dirigente a cui va data fiducia e alla quale andranno perdonati alcuni peccati di gioventù.
Perdonate la schiettezza ,ma chest’è !
Buon lavoro a tutti👍
sherlock holmes