L’Italia s’è rimescolata, il contagio è ovunque, ma la criticità della Campania, cioè la situazione demografica con relativa densità abitativa, ci fa anticipare le decisioni rispetto al governo e alle altre regioni.
Le mezze misure non servono più, meglio prendere decisioni nette oggi che ritrovarci a prenderle tra qualche settimana ma a quel punto con l’acqua alla gola.
Appena 487 morti, abbiamo fatto un miracolo ma se adesso non prendiamo decisioni lo sforzo sarà vanificato. Oggi debbo fare i conti con un quadro della situazione del tutto particolare, il commissariamento ha portato 16mila persone in meno in campo sanitario.
Oggi 1161 positivi su oltre 14mila tamponi. In queste condizioni, ieri abbiamo preso decisioni difficili, passando tutta la giornata a stabilire la cosa più necessaria da fare, abbiamo lavorato dalle 10 di mattina alle 18, consultando medici, sindacati, ministri, rappresentanti di categorie commerciali ed economiche. Le decisioni che prendiamo sono destinate ad aver effetto tra 20 giorni.
La scuola ? Abbiamo fatto una serie di valutazioni, passando dagli asili alle università. Non abbiamo chiuso, abbiamo deciso di passare per 15 giorni alla didattica a distanza. Era necessario ? Quando c’è un’ondata, occorre prendere una serie di decisioni, soprattutto per evitare assembramenti e intervenire sui trasporti. Dobbiamo utilizzare queste due settimane per arricchire i trasporti, coinvolgendo anche le società private, stanziati 4milioni di euro per avere 1/3 di corse in più. Ragioneremo sugli orari differenziati degli ingressi ed eventualmente sui doppi turni. Sollecitiamo il governo a congedi parentali per i genitori che hanno bambini in età di scuola d’infanzia.
Per quel che riguarda il mondo del commercio, prenderemo altre decisioni sulle attività che moltiplicano la possibilità di assembramento. Saranno fermate le attività di asporto che non hanno posti a sedere. Stop alla movida, non ci sono altre soluzioni, ci sono troppo irresponsabili in giro. Nel fine settimane di ottobre, chiuderemo alle 22 tutte le attività per porre rimedio alle feste di Halloween che già si profilano all’orizzonte. Sarà coprifuoco, chiuderemo con molto probabilità anche la mobilità, che fin dai prossimi giorni forse fermeremo dopo le 24. Non è più tempo di tolleranza. Vietati cerimonie, matrimoni, cresime, comunioni, funerali con corteo. Più della metà dei contagi in Campania arriva da comportamenti irresponsabili, anzi delinquenziali. Jogging solo dalle 6 alle 8 del mattino.
Chiedo fin da ora al governo un piano socio-economico per aiutare le attività che andranno incontro a chiusure e restrizioni. Gli obiettivi sanitari: garantire la disponibilità di posti letto Covid e per far questo da oggi in poi per il resto della sanità garantiremo solo interventi salvavita, politrauma, infarti, ictus, malati oncologici. Tutto quel che si può rinviare, andrà rinviato.
Con i numeri di oggi, ogni giorno dovremo trovare almeno 3o posti aggiuntivi, in dieci giorni sono 300, in un mese 900 posti. Quantità immane di lavoro da fare sui controlli a casa dei positivi in quarantena. Tamponi: ogni settimana vanno fatti in tutte le Rsa, nei giorni scorsi abbiamo ragionato sul fabbisogno in Campania. L’obiettivo è arrivare a 17mila tamponi al giorno, la fornitura che abbiamo non basta, fino ad aprile abbiamo chiesto ad Arcuri un altro milione di kit. Abbiamo chiesto ad Arcuri kit per 3 milioni di test antigenici da riservare alla scuola. Abbiamo chiesto test molecolari per gli accessi ai pronto soccorso. Test sierologici e molecolari, dobbiamo dare risultati in tempi rapidi, l’obiettivo è comunicare con un sms dei cittadini il risultato del tampone in un massimo di 12 ore. Infine le terapie intensive: se ci sono 30 persone in più ogni giorno in ospedale, occorrerà un numero adeguato di terapie intensive. Mancano in tutta Italia gli anestesisti, da noi non ce ne sono, abbiamo chiesto 800 medici alla Protezione Civile, abbiamo preso misure di guerre, contiamo nel rispetto degli impegni presi a livello nazionale.