Ignazio Tortora, Alfredo Confessore, Ferruccio Guerritore e il primo sindaco del dopoguerra Costantino Astarita: intervennero nel primo consiglio comunale del post secondo conflitto bellico, era il 4 novembre del 1946. 74 anni dopo, ha ricordato i loro interventi di quel giorno, basati sulla necessità di collaborare tutti in virtù del grave momento attraversato, l’appena eletto presidente del consiglio comunale, cioè Gerardo Palladino, che in piena nuova emergenza covid ha dichiarato di esser pronto a diventare il presidente di tutti e non della maggioranza che lo ha espresso. 25 voti per lui (prima volta in consiglio ma già assessore con Bottone, 38 anni, ingegnere, eletto con la lista Civicamente), 25 voti anche per Alessandro De Martino, eletto vice presidente, indicato dalla minoranza (rappresentante di Direzione Pagani, 21 anni, maturità classica), che ha accolto la possibilità di indicare il nome del più giovane tra gli eletti. De Martino ha parlato di sicurezza, di scuole e delle tante cose da fare per la città. Subito dopo, il presidente anziano della seduta Fabio Petrelli ha lasciato il posto alla nuova reggenza consiliare. I vari interventi post elezione di presidente e vice, in particolare quello di Rita Greco, hanno riguardato le vittime cittadine del covid e figure notissime a livello politico o a livello amministrativo come il fascista galantuomo Tramontano, Marcello Toscano e Giovanni Rosolia.
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