Ad inizio novembre i controlli riguardarono Angri, Sarno, Scafati, Poggiomarino, Striano e Santa Maria la Carità. Ora, invece, si sono spostati per la seconda ondata in altri comuni. Si tratta di Corbara, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Boscoreale, Torre del Greco e Torre Annunziata. Si intende verificare la completa realizzazione delle rete fognaria, le cause del mancato colletta mento delle rete fognarie, l’eventuale stanziamento dei fondi pubblici e la modalità di utilizzo.
In particolare, per i comuni di Boscoreale, Tone del Greco e Tone Annunziata, dotati di reti fognarie, gli accertamenti in corso sono diretti a verificare, per i primi due Comuni, lo stato di realizzazione delle opere di collettamento delle reti fognarie al depuratore “Foce Sarno” di Castellammare di Stabia.
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, su delega delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Nocera e Torre Annunziata, nell’ ambito delle indagini finalizzate ad accertare le cause e il grado dell’inquinamento del fiume Sarno stanno eseguendo una serie di controlli presso gli uffici di alcuni Comuni i cui territori sono attraversati dal citato corso d’acqua.
L’attività investigativa in corso fa seguito ad una prima fase di controlli, tuttora in atto, da parte dei Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, nei confronti sia delle aziende che di altri Comuni ubicati nel territorio compreso nel bacino idrografico del fiume Sarno e si inserisce nel pia ampio contesto delle indagini finalizzate ad accertare e a rimuovere le cause dell’inquinamento di detto fiume.
Nel corso delle indagini sin qui condotte dai Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, unitamente ai Gruppi Carabinieri Forestali di Napoli, Salerno e Avellino, e coordinate dalle Procure della Repubblica di Avellino, Nocera Inferiore e Tone Annunziata, dall’esame dei risultati delle analisi dei campioni d’acqua del fiume Sarno, effettuati dall’ARPA Campania, e emerso che, con riferimento al parametro batteriologico dell’Escherichia Coli, sono stati riscontrati, lungo tutto il corso del fiume, valori di concentrazione elevati che eccedono di gran lunga it limite massimo fissato normativamente, tanto da rendere impossibile, per lo strumento di analisi utilizzato, rilevarne l’esatto valore, soprattutto in prossimità della foce del fiume.
Si tratta di uno degli elementi di pressione ambientale, caratteristico della contaminazione fecale, proveniente dagli scarichi dei servizi igienici delle abitazioni e degli opifici industriali, la cui presenza in livelli di concentrazione cosi elevati rappresenta un importante bioindicatore della compromissione della salute delle acque e assume particolare rilevanza per le possibili conseguenze negative sulla salute dell’uomo e/o degli animali, trattandosi di germi patogeni in grado di provocare patologie attraverso it circuito oro-fecale.
L’ulteriore sviluppo delle indagini ha consentito di accertare che numerosi Comuni rientranti nel bacino idrografico del fiume Sarno risultano alto stato privi di collettamento agli impianti di depurazione esistenti o addirittura privi di una propria rete fognaria, con la conseguenza che i reflui domestici vengono riversati direttamente nel corso d’acqua, contribuendo al grave inquinamento sia del fiume che dell’area marina prospiciente la foce dello stesso.
L’attivita, investigativa delegata ai Carabinieri dalle Procure della Repubblica di Nocera Inferiore e Tone Annunziata e diretta ad avere un quadro ricognitivo completo dell’attuale stato di inquinamento del fiume Sarno derivante dai reflui domestici non depurati, attraverso un approfondimento in online alle modalità di gestione delle acque reflue da parte dei Comuni e alto stato di avanzamento delle opere fognarie e dei collettori di collegamento delle reti fognarie ai depuratori esistenti.
La stessa, dopo aver riguardato, in data 5.11.2020, i Comuni di Angri, Sarno, Scafati, Poggiomarino, Striano e Santa Maria La Carità, attualmente riguarda i Comuni di Corbara, Nocera Inferiore, Mercato San Severino, Boscoreale, Tone del Greco e Torre Annunziata, ed e destinata ad interessare ulteriori Comuni dei rispettivi circondari che versano in condizioni analoghe.
L’attività investigativa odierna e diretta:
– a verificare la completa realizzazione delle reti fognarie;
– ad accertare le cause del mancato collettamento delle reti fognarie esistenti ai depuratori comprensoriali;
– a verificare l’eventuale stanziamento di fondi pubblici per la realizzazione di tali opere e le modalità di utilizzo degli stessi.
In particolare, per i comuni di Boscoreale, Tone del Greco e Tone Annunziata, dotati di reti fognarie, gli accertamenti in corso sono diretti a verificare, per i primi due Comuni, lo stato di realizzazione delle opere di collettamento delle reti fognarie al depuratore “Foce Sarno” di Castellammare di Stabia, e per il Comune di Torre Annunziata, già collettato al suddetto depuratore, la completa realizzazione del sistema fognario.