L’interrogativo è lecito porselo dopo le parole di fuoco del sindaco Torquato nelle battute finali di un lunghissimo e a tratti snervante consiglio comunale che ha approvato, tra le altre cose, il consuntivo 2019 tra amaro in bocca e mal di pancia. Nocera Coraggiosa ha optato per l’astensione pur senza dichiararsi fuori dalla maggioranza. Alla fine Torquato ha applaudito e menzionato tutti i civici rimasti con lui ma ha lanciato un segnale al PD, attualmente rappresentato in giunta dal vice sindaco Fortino e in consiglio da De Maio e Pepe. Come mai il PD restante è stato tirato in ballo? Torquato evidentemente si aspettava da De Maio un’opera di convincimento nei confronti di Stile e Giordano, due dei 4 componenti di Nocera Coraggiosa che conservano formalmente l’adesione ai Democratici. Ma tale opera ormai era, obiettivamente, divenuta complicata. Ecco allora l’altra possibile interpretazione, tipo “Dì ai tuoi amici di Salerno che posso fare a meno di loro e di voi”. In mezzo al nuovo balletto, la città annaspa e le cosiddette grandi opere restano irrealizzate. Per il collettamento del primo lotto fognature, la posta dei 3,5 milioni di euro non è stata iscritta all’esecutività nell’ultima giunta regionale in ordine di tempo (se ne parla tra 15 giorni se tutto va bene), la Gori attende, Nocera pure. Per la questione Montevescovado, l’Acer ha mosso altri appunti e il tutto non s’è sbloccato ancora. Infine la rotatoria all’uscita del casello autostradale: se si procede con la lentezza attuale, c’è il fondato rischio che il ministero spenga il finanziamento. La cura ricostituente, a questo punto, sembra l’unica via d’uscita. Ma resto del tutto teorica: da anni il sindaco ha ammantato la sua amministrazione di un civismo senza sale, ammuffito al di là dell’età di assessori e consiglieri. Ogni tanto il civismo ha incontrato quel che resta dei partiti: il matrimonio non è riuscito e le responsabilità non vanno attribuite, secondo noi, ai partiti dopo che s’è fatto di tutto, con cinismo, per disintegrarli scientificamente.
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