Il mito, il genio, la leggenda del calcio. Diego Armando Maradona è stato questo, per tutti, e resterà un’icona internazionale.
Ha fatto la storia del calcio, ha generato fantastiche emozioni.
A lui, il campione argentino del mondo, il merito di aver donato grandissime soddisfazioni e conquiste calcistiche al Napoli e alla sua amata ‘città nuova’.
Il legame creatosi con l’area metropolitana partenopea e i suoi abitanti, il clamore provocato dai suoi successi calcistici hanno fatto eco, risuonando in ogni angolo del pianeta. La sua leggenda non si è affievolita quando la sregolatezza ha invaso la sua vita privata, indebolendo la sua carica, nel mentre cedeva alla seduzione di appetiti che avrebbero nuociuto alla sua salute. Più volte ricoverato e sottoposto a controlli e cure, si è disintossicato ricadendo poi nel baratro.
Il nodo sta tutto nel significato che Diego, il mito, ha dato alla sua esistenza: un bene prezioso, da assaporare nella sua interezza e in ogni suo aspetto. Vivere per gioire delle vittorie, degli abbracci, dell’amore della gente. Vivere per sentirsi al massimo, vivere per godere l’attimo.
E ora che di lui restano le immagini, i trionfi, l’affetto della gente per lui, il suo carisma infinito, è leggenda. Una leggenda che marchia la memoria dei tifosi e le pareti degli stadi del mondo.
Napoli lo acclama, piange per lui, si dispera. Ma il suo impero non può avere fine. Maradona resterà nel cuore dei tifosi per sempre.
MARIA ROSARIA VITIELLO