Chiusi dentro, chiusi fuori. Come salvarsi insieme, come ricostruire comunità. Cosa ci lascerà questa crisi? E’ il tema della ottava edizione del Concorso Un’Opera per il Castello, per il quale artisti tra i 21 e i 40 anni, possono proporre un progetto artistico site-specific destinato agli spazi esterni di Castel Sant’Elmo a Napoli. Entro le ore 12.00 del 18 febbraio 2021.
Il bando è online sul sito polonapoli-projects.beniculturali.it ed è promosso dalla Direzione Regionale Musei Campania, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Il concorso nasce in una dimensione, come Castel Sant’Elmo che da anni ospita uno sguardo sulla contemporaneità espressa in arte.
Con il concorso, poi, questo straordinaria roccaforte amplia il suo percorso verso la lettura del reale, delle sue emozioni e del nostro tempo. Con opere site specific. Opere di artisti giovani che hanno in questo modo l’opportunità di esprimersi e anche rendere il Castello un luogo di arte viva con una collezione permanente che nasce di anno in anno con creazioni legate al momento e alla realtà contemporanea.
“La scelta del tema di quest’anno – scrivono in una nota – non poteva prescindere dalla grande crisi, sanitaria ma anche economica e sociale, che ha colpito tutto il pianeta, facendo saltare improvvisamente tutte le certezze individuali e collettive e mettendo in discussione i paradigmi interpretativi e gli strumenti culturali di questo nostro tempo. Obbligati alla separazione e al distanziamento fisico, abbiamo rinunciato a molti diritti individuali a fronte di un bene superiore e collettivo, preservare la salute di tutti. Solitudine, divieti e prescrizioni si sono incisi sui nostri corpi e sui nostri linguaggi: abbiamo perso ogni abitudine al contatto, che sfuggiamo quasi con paura, non ci si abbraccia più. Dietro le mascherine scompaiono i volti, luogo privilegiato dell’espressione dei sentimenti e delle emozioni. Chiusi dentro, chiusi fuori, i corpi si contraggono su loro stessi, senza possibilità di interagire con altri corpi, se non nel limitato ambito degli affetti più stretti. Durante la chiusura serpeggia tra le persone, più isolate, insicurezza per il futuro e si vivono momenti di sospensione e di inquietudine, ma questa condizione può anche insegnarci
qualcosa in termini personali e collettivi, nessuno si salva da solo. Si concretizzano così gesti di solidarietà e o chi ha meno di noi e si avverte il bisogno di vivere insieme l’esterno, quello
delle città o dei paesaggi immersi nella natura. Le crisi contengono, infatti, potenzialità da cogliere e possibilità di riflessione. Forse la normalità di prima non era così giusta, così ottimale. Forse la normalità di prima non tornerà più, e potremo progettare una “nuova normalità” più giusta, meno diseguale, più umana“.
Al vincitore, selezionato da una giuria di esperti, sarà assegnato un premio di 10.000 euro finalizzato alla realizzazione dell’opera, che entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo -Novecento a Napoli. L’opera vincitrice sarà inaugurata con un’esposizione finale insieme ai progetti dei dieci finalisti, compatibilmente con le misure di contenimento Covid-19. Il catalogo dell’VIII edizione documenterà l’opera vincitrice, le biografie degli artisti finalisti e i loro progetti.
La giuria sarà designata e presieduta dal Direttore regionale Musei Campania e composta dal Dirigente del Servizio II – Arte contemporanea della Direzione Generale Creatività Contemporanea, dal Direttore di Castel Sant’Elmo e da storici dell’arte, professori universitari e dell’Accademia di Belle Arti, curatori, esperti del settore ed esponenti di realtà che interagiscono con le giovani generazioni di artisti.
Il bando, con le modalità di partecipazione e le informazioni per l’iscrizione e l’invio dei progetti, è pubblicato sul sito web dedicato al concorso ( polonapoli-projects.beniculturali.it ). Le domande potranno essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 18 febbraio 2021.
Questa edizione è realizzata grazie al sostegno di Italcoat e Seda, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte e il supporto tecnico-organizzativo di arte’m e Ales S.p.A.