La nascita di Gesù Cristo, evento cardine per ogni cristiano, nel 2020 bussa alle porte dell’umanità con la pandemia che affligge con forza il luminescente spirito natalizio.
Il dualismo tra ansia da restrizioni anti Covid e clima di gioia, rito e cena in famiglia ha ispirato Papa Francesco tanto da fargli lanciare un messaggio di speranza urbi et orbi.
Vivere sotto scacco del Covid è una condizione che attanaglia da molti mesi. Forte si avverte il peso anche psicologico di questi gravosi disagi.
Dice il Santo Padre che il tempo di attesa del Natale è un tempo di speranza. “Sappiamo bene che la vita e’ fatta di alti e bassi, di luci e ombre. Ognuno di noi sperimenta momenti di delusione, di insuccesso e di smarrimento. La situazione che stiamo vivendo genera in molti preoccupazione, paura e sconforto. Si corre il rischio di cadere nel pessimismo, nella chiusura e nell’apatia”.
Un dato reale che richiede una risposta reattiva. Ma quale?
“L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore‘. L’attesa fiduciosa del Signore – rileva Papa Francesco – fa trovare conforto e coraggio nei momenti bui dell’esistenza. Questo coraggio nasce dalla speranza. La speranza non delude“.
La risposta al nemico Covid è nel Suo scudo che ci protegge e nel coraggio che ci arriva dal Signore: “Il Signore non ci abbandona, ci accompagna nelle nostre vicende esistenziali per aiutarci a scoprire il senso del cammino, il significato del quotidiano, per infonderci coraggio nelle prove e nel dolore. In mezzo alle tempeste della vita Dio ci tende sempre la mano e ci libera dalle minacce”.
In risposta al senso di sconforto, che minaccia di assalire l’umanità, un invito del Pontefice alla speranza e alla sobrietà, in un momento assai difficile, un Natale al tempo della pandemia.
MARIA ROSARIA VITIELLO