Potrà andare a processo la mamma della neonata buttata dalla finestra a Roccapiemonte. Lo ha deciso il perito chiamato dal sostituto procurato per procedere con il processo che farà luce sulla morte di Maria, questo il nome dato alla piccola trovata ormai priva di vita, in una siepe in un condominio. Margherita Galasso, la mamma della neonata che è stata trovata morta il 2 settembre, è in grado di intendere e di volere. E quindi può andare a processo. L’accusa è pesante: aver ucciso Maria, la bambina che aveva appena partorito, lanciandola, secondo quanto emerso dalle ricostruzioni degli agenti, dalla finestra del secondo piano di casa.
LA PERIZIA
Secondo Antonio Zarrillo, perito incaricato con una consulenza dal sostituto procuratore Roberto Lenza per capire le condizioni psichiatriche di Margherita Galasso, si può procedere. Lo psichiatra ha visitato più volte l’indagata, che si trova a Villa Chiarugi. In attesa delle analisi dei Carabinieri del Ris a casa della donna e del marito, la Procura nocerina andrà avanti con le indagini. E con il processo.La tragedia familiare dei coniugi di Roccapiemonte – ricordiamo che resta indagato anche Massimo Tufano – ad inizio dicembre è approdato anche davanti al tribunale per i minorenni. Il pubblico ministero Angelo Frattini, che ha già disposto l’allontanamento dell’altro figlio della coppia, ormai 17enne, ha chiesto la decadenza della responsabilità genitoriale a carico di entrambi i coniugi che potrebbero quindi perdere ogni legame con il ragazzo.
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