I biancocelesti di Simone Inzaghi sono partiti forte e al 9′ l’hanno sbloccata con Ciro Immobile: al sesto gol contro il Napoli (5 con la maglia della Lazio e 1 con quella del Genoa), e su preciso cross dalla destra di Marusic, l’attaccante ha incornato dal centro dell’area infilando l’angolo alto alla sinistra di un incolpevole Ospina. In svantaggio, il Napoli ha alzato la pressione aumentando anche il possesso palla cercando di sfruttare il tridente formato da Politano, Petagna e Lozano, ma ha faticato molto in fase di costruzione soprattutto a causa di un giro-palla troppo lento. In avanti, inoltre, si sono sentite tantissimo le assenze dello squalificato Insigne e degli infortunati Osimehn e Mertens.
Ma il Napoli ha pagato dazio anche in difesa con un Koulibaly non al meglio che dopo dieci minuti nella ripresa ha lasciato spazio a Manolas: tutto l’undici di Gattuso e’ pero’ risultato colpevole sul raddoppio di Luis Alberto che un minuto piu’ tardi servito da Immobile ha calciato a giro di prima intenzione dal limite dell’area trovando l’angolo basso alla sinistra del portiere. Napoli al secondo ko di fila, ancora quinto, ma ora a otto punti dalla testa.
E’ stata una partita a senso unico, nonostante le impreviste difficoltà di Inzaghi. Già privo di Leiva, Parolo e Fares, ha dovuto rinunciare in extremis anche ad Acerbi e Correa: fiducia a Hoedt dietro e Caicedo davanti e soprattutto un approccio alla sfida di grande personalità. Perché la Lazio è partita con il piede pigiato sull’acceleratore, decisa a riscattare il passo falso con il Verona e la frenata con il Benevento. Il Napoli si è fatto sorprendere, molle nell’atteggiamento, impreciso nelle uscite e incapace di opporsi alla veemenza biancoceleste. Un colpo di testa di Caicedo e una girata di Immobile hanno fatto da antipasto al meritato vantaggio, firmato dalla Scarpa d’Oro con un gran colpo di testa sul palo lontano su invitante cross di Marusic. Con Gattuso seduto in panchina per il problema all’occhio e il suo vice Riccio a bordo campo, il Napoli ha fatto da spettatore per quasi venti minuti e ha rischiato anche di subire il raddoppio, ancora di testa, da Luiz Felipe. I primi e unici sussulti azzurri del primo tempo (due tiri di Fabian Ruiz e Zielinski) hanno trovato il grande ex Reina attento. Koulibaly, già ammonito, ha rischiato di prendere il secondo giallo (5 quelli dati da Orsato nei primi 45 minuti), Caicedo non è stato preciso di destro da fuori.
Gattuso ha provato a cambiare qualcosa con Elmas e Manolas al posto di Politano e dell’acciaccato Koulibaly, ma ha pagato a caro prezzo una disattenzione di Mario Rui in uscita che la Lazio ha sfruttato alla perfezione: rifinitura di Immobile e destro piazzato di Luis Alberto che non ha lasciato scampo a Ospina. Inzaghi ha ricevuto l’abbraccio dello spagnolo in panchina e ha gestito il doppio vantaggio con assoluta serenità, anche perché il Napoli non si è mai acceso. Gattuso ci ha provato con Lobotka e Ghoulam (fuori Bakayoko e il deludente Mario Rui) ma poi ha perso per infortunio anche Lozano (dentro nel finale Malcuit).