Anche il secondo consiglio comunale di Scafati ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Mario Santocchio che è stato dichiarato decaduto: con il voto determinante di sei esponenti della maggioranza, che il Sindaco Salvati non è riuscito a recuperare, si è scritta una pagina incredibile nella storia politica cittadina.
Santocchio, che ha già minacciato querele e ricorsi al Tar – dimenticando che il ruolo è di natura strettamente politica e quindi fiduciario – adesso dovrà convocare, nella qualità di Consigliere Anziano, un nuovo consiglio per l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio Comunale. In caso contrario ci sarà l’intervento della Prefettura di Salerno.
Possibili scenari? Santocchio va davanti al Tar e tenta di dimostrare che, Testo Unico degli Enti Locali alla mano, non esistevano le motivazioni per sfiduciarlo: avrebbe bisogno dell’aiuto di Salvati e del resto della maggioranza che ha votato contro la sfiducia, tutti chiamati a costituirsi in giudizio.
La questione, a livello politico, non è di facile soluzione: anche all’opposizione si regista una frattura, sia pur piccola, ovvero l’astensione tra i Dem di Ambrunzo, nome che circola peraltro come possibile sostituto di Santocchio assieme a quelli di Nicola Acanfora e Liliana Acanfora.
Il problema di fondo, però, resta un altro ed è chiaro a tutti: il segnale mandato dai dissidenti di maggioranza appare forte e chiaro, Salvati rischia prima o poi di andar sotto in nome di un nuovo accordo elettorale in salsa civica.